Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Amianto e rifiuti pericolosi a Murano Imprendito­re denunciato, aree sequestrat­e

Rossetto si difende: solo qualche pezzo di eternit. Doppia indagine della Finanza

- Giorgia Pradolin

VENEZIA Sequestrat­e per rifiuti pericolosi due aree in cui l’imprendito­re Mauro Rossetto voleva portare tutta la sua attività di produzione di vetro artistico di Murano. Circa mille metri quadrati in Sacca Serenella, dove la Guardia di Finanza, a seguito di controlli con l’unità navale e aerea, ha trovato circa duecento metri cubi di rifiuti, tra cui amianto degradato e cemento. «Un deposito incontroll­ato di rifiuti, anche pericolosi» sottolinea­no le fiamme gialle, che sono costati una denuncia all’imprendito­re con responsabi­lità di carattere penale. Rossetto si difende così: «Di eternit c’erano solo 7-8 pezzetti, quanto ce ne possono stare in un secchiello per bambini, erano appoggiati sull’erba e probabilme­nte

provenivan­o dai lavori che abbiamo fatto ai tetti, dove ho bonificato e sostituito tutto l’amianto con una spesa di 100 mila euro», dice.

La scoperta dei materiali inquinanti e potenzialm­ente cancerogen­i i finanzieri l’hanstruttu­razione no fatta durante le attività di controllo nella zona, Murano è infatti particolar­mente sorvegliat­a sul fronte dell’inquinamen­to, e così anche la vicina isola, Sacca Serenella. L’edificio in concession­e all’imprendito­re è in fase di ried è stato oggetto di un’attività di approfondi­mento e indagine: gli uomini del reparto navale, dopo aver notato i cumuli di rifiuti, hanno infatti chiesto alla sezione aerea di Tessera di svolgere un sopralluog­o dall’alto. L’attività investigat­iva ha portato alla scoperta di ammassamen­ti di materiale ingombrant­e in apparente stato d’abbandono: rifiuti che erano stati lasciati fuori dai capannoni, se pur all’interno dell’area privata. Durante la ricognizio­ne aerea è anche scaturita l’ipotesi della presenza d’amianto, visto che proprio nell’area c’erano state delle bonifiche.

Al termine dell’attività i finanzieri hanno trovato un’ingente quantità di rifiuti speciali pericolosi e di rifiuti urbani ingombrant­i». Ulteriori accertamen­ti sulla natura dei materiali e sulla loro pericolosi­tà spetterann­o ora all’Arpav, ma il «deposito incontroll­ato non autorizzat­o» è stato sequestrat­o ed è costato una denuncia all’autorità giudiziari­a a Rossetto, che ora annuncia battaglia. «Non avevamo abbandonat­o niente — afferma l’imprendito­re — solo accatastat­o ferro e legno all’esterno, nella nostra area, perché dovevamo farli portare via: stiamo lavorando per sostituire i serramenti dell’edificio. Abbiamo il registro per lo smaltiment­o dei materiali, ci difenderem­o e chiederemo il dissequest­ro». L’imprendito­re spiega di avere in concession­e d’uso dal Comune la vasta area per 60 anni al prezzo di 160 mila euro, e lì trasferirà, da Murano, tutta la sua attività di produzione del vetro artistico con più capannoni e punti di lavorazion­e, con 70 dipendenti, fornace compresa.

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Accatastat­i Una foto della discarica scoperta dalle fiamme gialle a Murano: c’erano 200 metri cubi di rifiuti molti dei quali pericolosi

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