Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Amianto e rifiuti pericolosi a Murano Imprenditore denunciato, aree sequestrate
Rossetto si difende: solo qualche pezzo di eternit. Doppia indagine della Finanza
VENEZIA Sequestrate per rifiuti pericolosi due aree in cui l’imprenditore Mauro Rossetto voleva portare tutta la sua attività di produzione di vetro artistico di Murano. Circa mille metri quadrati in Sacca Serenella, dove la Guardia di Finanza, a seguito di controlli con l’unità navale e aerea, ha trovato circa duecento metri cubi di rifiuti, tra cui amianto degradato e cemento. «Un deposito incontrollato di rifiuti, anche pericolosi» sottolineano le fiamme gialle, che sono costati una denuncia all’imprenditore con responsabilità di carattere penale. Rossetto si difende così: «Di eternit c’erano solo 7-8 pezzetti, quanto ce ne possono stare in un secchiello per bambini, erano appoggiati sull’erba e probabilmente
provenivano dai lavori che abbiamo fatto ai tetti, dove ho bonificato e sostituito tutto l’amianto con una spesa di 100 mila euro», dice.
La scoperta dei materiali inquinanti e potenzialmente cancerogeni i finanzieri l’hanstrutturazione no fatta durante le attività di controllo nella zona, Murano è infatti particolarmente sorvegliata sul fronte dell’inquinamento, e così anche la vicina isola, Sacca Serenella. L’edificio in concessione all’imprenditore è in fase di ried è stato oggetto di un’attività di approfondimento e indagine: gli uomini del reparto navale, dopo aver notato i cumuli di rifiuti, hanno infatti chiesto alla sezione aerea di Tessera di svolgere un sopralluogo dall’alto. L’attività investigativa ha portato alla scoperta di ammassamenti di materiale ingombrante in apparente stato d’abbandono: rifiuti che erano stati lasciati fuori dai capannoni, se pur all’interno dell’area privata. Durante la ricognizione aerea è anche scaturita l’ipotesi della presenza d’amianto, visto che proprio nell’area c’erano state delle bonifiche.
Al termine dell’attività i finanzieri hanno trovato un’ingente quantità di rifiuti speciali pericolosi e di rifiuti urbani ingombranti». Ulteriori accertamenti sulla natura dei materiali e sulla loro pericolosità spetteranno ora all’Arpav, ma il «deposito incontrollato non autorizzato» è stato sequestrato ed è costato una denuncia all’autorità giudiziaria a Rossetto, che ora annuncia battaglia. «Non avevamo abbandonato niente — afferma l’imprenditore — solo accatastato ferro e legno all’esterno, nella nostra area, perché dovevamo farli portare via: stiamo lavorando per sostituire i serramenti dell’edificio. Abbiamo il registro per lo smaltimento dei materiali, ci difenderemo e chiederemo il dissequestro». L’imprenditore spiega di avere in concessione d’uso dal Comune la vasta area per 60 anni al prezzo di 160 mila euro, e lì trasferirà, da Murano, tutta la sua attività di produzione del vetro artistico con più capannoni e punti di lavorazione, con 70 dipendenti, fornace compresa.