Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Venicemarathon ecologica e al femminile
In migliaia al via domenica, il 40% sono donne. E i rifiuti saranno riutilizzati nella prossima edizione
La maratona dell’ambiente e delle donne. Tredicimila runner saranno in strada domenica prossima per i mitici 42 chilometri e 195 metri dell’edizione 2019 della Venicemarathon.
VENEZIA La maratona dell’ambiente e delle donne. Tredicimila runner saranno in strada domenica prossima, equamente divisi tra i mitici 42 chilometri e 195 metri della Venicemarathon (partenza alle 9.30) e la distanza più corta dei 10 km (via alle 8.30), ma ormai l’evento non è più una «semplice» gara di corsa. Progetti, solidarietà, la voglia di portare a correre anche bambini e ragazzini con le Family Run e soprattutto le donne, sempre più protagoniste con percentuali ormai quasi europee e americane: a iscrizioni non ancora chiuse, il 40 per cento dei partecipanti, circa 5 mila, sono infatti «rosa» e la percentuale sale a metà nella 10K, la gara creata per far vivere le emozioni del finale della maratona anche a chi non può affrontare i 42 chilometri da Stra fino a Riva degli Schiavoni e che ormai è diventato un evento a se stante, che attira anch’essa tanti podisti dall’estero.
«Quest’anno abbiamo numeri da record per gli stranieri, ce ne sono oltre 3 mila – dice orgoglioso il presidente di Venicemarathon Club Piero Rosa Salva – Molti vengono da lontano e si fanno una vacanza di più giorni, portando soldi sul territorio. Si tratta di turisti sportivi evoluti, che portano un indotto di circa 10 milioni di euro». Non a caso, come ha sottolineato l’assessore veneziano al Turismo Paola Mar, tra gli sponsor campeggia anche il logo EnjoyRespectVenezia. «È importante usare eventi come questi per lanciare dei messaggi di educazione al rispetto dell’ambiente e della città», spiega. E anche per lanciare il museo M9 di Mestre, che oltre a ospitare la presentazione, ripeterà la novità dell’anno scorso con il passaggio degli atleti della maratona nel chiostro.
E proprio sull’ambiente, nell’anno del quasi Nobel a Greta Thunberg, da anni Venicemarathon sta lavorando. L’ultimo dei progetti è molto suggestivo: riciclare al massimo tutti i rifiuti prodotti dalla maratona di quest’anno per usarli nell’edizione 2020 sotto altre forme, in piena economia circolare. Per questo, grazie anche a Confindustria, è
5000 Quote rosa Saranno circa 5.000 le donne al via per le varie categorie della Venicemarathon, con le due distanze di 42 km e 10 km
stato firmato un accordo con il consorzio Corepla, che si occupa proprio del riciclo della plastica: e d’altra parte basti pensare che ci saranno 100 mila bottigliette per dissetare i runner, ma poi ci sono bicchieri, imballaggi e tante altre cose. Una montagna di «scoasse», dicono a Venezia, che diventerà una risorsa. La Venicemarathon dall’anno scorso è inoltre parte del progetto «Zero Waste Blue» della regione Veneto, che punta ad arrivare a un evento a impatto zero sull’ambiente: per questo sono stati avviati accordi con Trenitalia per incentivare l’uso del treno, anche anticipando gli arrivi a Mestre e Venezia in modo che combacino con le navette per andare alla partenza di Stra; Busitalia ha organizzato il trasporto via bus da 18 città per evitare di spostarsi con l’auto; sono stati spostati online documenti e lettere di conferma.
Venicemarathon è diventata anche un evento solidale, con oltre 20 associazioni coinvolte nel Charity Program e già 60 mila euro raccolti, come ha spiegato il segretario generale Lorenzo Cortesi. Rosa Salva ha sottolineato con orgoglio che fin dal 1986, quando la sensibilità sulla disabilità non era certo quella di oggi, vennero messe le pedane sui ponti. Bene, quest’anno per la prima volta in alcuni dei 14 ponti finali verranno usate le passerelle ormai rese definitive anche per le carrozzine e per le mamme con i passeggini.