Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’ira del sindaco di Vicenza: «Spesi i soldi di tutti i veneti quando lo Stato dice di unire»
VENEZIA «Qui si va nella direzione opposta a quella che è l’indicazione dello Stato sulla razionalizzazione degli enti locali», premette. E aggiunge: «Oggi separare mi sembra anacronistico, considerando poi che è la quinta volta che i veneziani e i mestrini sono chiamati ad esprimersi sullo stesso quesito, pesando sulla collettività». Cinque milioni di euro se si considerano tutte e cinque le consultazioni che si sono succedute dal 1979 (era il 17 giugno e governava Mario Rigo). Il sindaco e presidente della Provincia di Vicenza (ex An poi Pdl, eletto con una lista civica in una coalizione di centrodestra) Francesco Rucco non vuole intromettersi sulle questioni veneziane, ma da quando è stato dato il via libera al referendum di separazione di Venezia e Mestre (dopo la sentenza del Consiglio di Stato e l’indicazione della data) non è riuscito a fare a meno di nascondere la sua perplessità alle persone più vicine. Perché, è il discorso di Rucco, sono quasi quarant’anni che tutti i cittadini veneti stanno pagando per lo stesso referendum. «Passi una volta, passi due, ma cinque mi sembra davvero eccessivo. Se penso a quando succede nella nostra provincia poi: qui i Comuni hanno votato per unirsi, razionalizzare i servizi, ridurre i costi e fare massa critica, esattamente quello che auspica l’amministrazione centrale — dice —. Francamente Venezia la vedo davvero come capoluogo di Regione, una volta era simbolo di tutto il Mediterraneo, mi sorprenderebbe un voto favorevole di Mestre». Nei quattro precedenti il successo è sempre stato degli unionisti: dal 72,4 per cento del 1979 al 65,6 del 2003 (passando per il 57,8 del 1989 e il 55,6 del 1994) con il quorum non superato l’ultima volta quando la percentuale dei votanti superò di poco il 39 per cento. «E adesso si spendono altri soldi. Di tutti», conclude il sindaco di Vicenza. E se al posto dei veneti avessero dovuto pagare i veneziani? Difficile quantificare il costo complessivo considerando che negli ultimi anni gli abitanti sono diminuiti in modo variabile: tenendo il dato ultimo dei residenti (260 mila) sarebbe stato di quasi 20 euro per veneziano e mestrino. ( f. b.)
Cinque milioni
Dal 1979 stanziati 5 milioni. Rucco: «E’ la quinta volta, basta, è anche anacronistico»