Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Tentata rapina di febbraio, minorenne in carcere
● La sera del 2 febbraio 2019 un ragazzo del Bangladesh era stato picchiato da 4-5 ragazzi che avevano anche tentato di rapinarlo
● Poco lontani c’erano altri dieci amici che li guardavano e ridevano mentre prendevano le sigarette da un distributore. Un altro ora è in carcere MESTRE E’ la sera del 2 febbraio. Le telecamere di via Podgora, a Mestre, inquadrano un gruppo di ragazzini. Sono 16, passeggiano tutti insieme e si fermano a un distributore automatico di sigarette. Ad un certo punto, quattro o cinque di loro si allontanano e accerchiano un uomo che sta camminando. Lo picchiano, lo colpiscono anche con un ombrello quando è a terra e cercano di derubarlo. Poi se ne vanno. A distanza di quasi nove mesi, un altro dei baby bulli responsabili della tentata rapina del febbraio scorso è finito in carcere. Si tratta di un minorenne, A.S.A., un 17enne che è stato arrestato lunedì mattina su ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale dei minori di Venezia. Lui è uno dei ragazzi che hanno partecipato al pestaggio, alcuni dei quali già denunciati
Indagini Sono 19 i ragazzi sottoposti a una misura cautelare per gli atti delle baby gang
o finiti ai domiciliari. La vittima, un cittadino bengalese che stava tornando a casa dal lavoro, era stata colta di sorpresa e non aveva potuto difendersi di fronte a un numero così elevato di aggressori. Giovanissimi, molti dei quali minorenni, che lo hanno colpito con calci e pugni dopo averlo minacciato con un coltello e avergli chiesto di consegnare loro i soldi che aveva. Gli altri poco lontano stanno a guardare — sotto lo sguardo elettronico di una telecamera di sicurezza che riprende il «branco» prima e dopo — ridono, continuano a cercare di far uscire le sigarette dal distributore, con una indifferenza rispetto al pestaggio che avviene poco lontano, che lascia sbalorditi.
Alla fine, la rapina non è andata a segno, ma poco importava ai baby bulli che – è stato Le immagini del gruppo che guarda il pestaggio
dimostrato dalle indagini – non agivano con l’obiettivo di ottenere il bottino ma solo per il gusto di picchiare.
Nel gruppo c’era anche A.S.A., il diciannovesimo tra gli arrestati in questi mesi nell’ambito delle inchieste sulle baby gang di Venezia e Mestre. Il giovane era già stato colpito da un provvedimento di allontanamento dalla casa in cui viveva con la sua famiglia (emesso in seguito a episodi diversi e non legati alle baby gang). Era stato collocato in una comunità
della provincia di Napoli, dove gli agenti della squadra mobile lunedì mattina lo hanno raggiunto per prelevarlo e portarlo in carcere. Le indagini, intanto, stanno continuando anche su altri episodi. Una delle ultime operazioni della polizia ha riguardato il pestaggio all’Erbaria, costato a due ragazzi un centinaio di giorni di prognosi a testa. In tutto finora sono stati 19 i ragazzi raggiunti da provvedimenti cautelari.