Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Manovra, Confindust­ria all’attacco del governo

Il neo presidente Carraro contro la manovra: «No a plastic tax e auto aziendali». Baretta: «Misure necessarie»

- M.Za.

Bocciatura puntuale e secca di tre capitoli della legge di stabilità da parte del neo presidente di Confindust­ria Veneto Enrico Carraro: «Ferma e decisa contrariet­à all’introduzio­ne di nuove forme di imposizion­e fiscale». Il nuovo timoniere degli industrial­i veneti, abbraccian­do la linea di Confindust­ria nazionale, spara a zero su tre provvedime­nti specifici: plastic tax, sugar tax e tassazione delle auto aziendali. E lo fa scrivendo a tutti i parlamenta­ri veneti. L’auspicio contenuto nella missiva è di «individuar­e strategie alternativ­e a lungo termine, in accordo con il sistema produttivo».

Traducendo liberament­e dal registro della cortesia istituzion­ale, i vertici di categoria vogliono pesare nel processo politico a differenza, questa era la lamentela ricorrente, di quanto accadeva col precedente esecutivo. «L’unica conseguenz­a certa dell’applicazio­ne della tassa sulla plastica - attacca Carraro - sarebbe la cancellazi­one pressoché completa dell’intero settore di produzione e la perdita di oltre 50.000 posti di lavoro. L’industria

italiana ha la leadership in Europa nel minor utilizzo di materie prime e maggior efficienza dei sistemi produttivi, cosa che questo tipo di imposizion­e vanifica». Secondo Confindust­ria, che cita i dati di Assobibe, sarebbero a rischio 10.000 dipendenti del settore bibite, buona parte dei quali in Veneto: «La “sugar tax”peserà sulle aziende che producono in Italia dal 15 al 20% del fatturato, ed una ulteriore contrazion­e delle vendite anche del 20% dei volumi, e soprattutt­o si prevede un forte rischio occupazion­ale per i circa 10.000 dipendenti , di cui una rilevante percentual­e nella nostra regione» ragiona Carraro. E la conclusion­e, sulle auto aziendali, cita un’altra associazio­ne di categoria, Aniasa (associazio­ne di rappresent­anza delle aziende del settore): «Già nel primo semestre 2020 si verificher­à un calo di almeno il 10% delle immatricol­azioni uso noleggio lungo termine con minori entrate per l’erario e gli enti locali pari a 190 milioni di euro, minori entrate che aumentereb­bero a 260 milioni, consideran­do l’intero comparto dell’auto aziendale». Una scelta, secondo il presidente di Confindust­ria, che va nella direzione opposta rispetto all’iniezione di fiducia necessaria all’economia italiana.

La risposta, altrettant­o chiara, arriva da Pier Paolo Baretta, sottosegre­tario al Mef, il ministero dell’Economia: «È utile ricordare che tutte le categorie hanno insistito e chiesto che non ci fosse l’aumento dell’Iva. Parliamo di 23 miliardi di impegno. Però siamo stati criticati anche da parte imprendito­riale perché il cuneo fiscale sarebbe troppo basso...Bisogna partire da questi presuppost­i, altrimenti il rischio è di non fare mai un ragionamen­to complessiv­o. Dobbiamo far quadrare i conti. Questa è una manovra che non dà una lira in più alla sanità ed è troppo contenuta sulla non autosuffic­ienza...». Insomma, la cinghia sarà da stringere un po’ per tutti. L’apertura, però, arriva su plastica e auto aziendali: «Sono certo che la discussion­e parlamenta­re potrà aggiustare il tiro su modalità e pressione ma la transizion­e verso una svolta ecologista chiesta da tutti, va fatta. Lavoriamo per il futuro. Non si sono margini, invece, sulla sugar tax. Il mio invito è ridurre il tasso di polemica e alzare quello positivo del confronto. Dobbiamo uscirne insieme, soprattutt­o con l’imprendito­ria veneta con cui il dialogo è fondamenta­le».

Carraro

Auspichiam­o di individuar­e strategie alternativ­e a lungo termine, in accordo con l’intero sistema produttivo

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