Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Mille metri in 4,25 Il test di corsa decima i vigili

Padova, la maggioranz­a ha rinunciato

- Di Davide D’Attino

PADOVA La prova di ginnastica ha decimato gli aspiranti vigili di Padova: correre i mille metri entro i quattro minuti e 25 secondi si è rivelato proibitivo per molti.

PADOVA Nessuno pretendeva che emulassero il 35enne keniano Eliud Kipchoge, concludend­o la maratona sotto il «muro» delle due ore a una media di due minuti e 50 secondi al chilometro. Il compito, infatti, era «sempliceme­nte» quello di correre i mille metri con un tempo massimo di quattro minuti e 25 secondi (un minuto in più per le donne) e poi di fare quindici piegamenti sulle braccia consecutiv­i (sette per le donne). Eppure la prova «ginnico-sportiva» ha depennato la maggior parte dei 626 candidati (di cui 198 donne) in lizza per ottenere uno dei 22 posti da agente «semplice» nella Polizia Municipale di Padova.

Basti ad esempio considerar­e che, forse proprio per la paura di non superare i test atletici, circa il 60 per cento degli aspiranti vigili urbani non si è nemmeno presentato allo stadio Colbachini di piazzale Azzurri d’Italia, nel quartiere Arcella, dove nei giorni scorsi si sono svolte le selezioni. Mentre dei 251 che sono scesi in pista, oltre il 20% non ce l’ha fatta. Tanto che, alle prove scritte e orali in programma a fine mese, sono stati ammessi soltanto in 192 (di cui 45 donne). E pensare che l’età massima richiesta per partecipar­e al concorso era proprio di 35 anni. La stessa del maratoneta keniano. «In teoria, sembra tutto semplice - dice il comandante dei vigili padovani Lorenzo Fontolan - Ma in pratica, se non si è allenati e in buona forma psico-fisica, non è per niente facile, neanche per un 35enne, correre i mille metri nei tempi che abbiamo stabilito. E non lo è nemmeno fare quindici o sette piegamenti sulle braccia consecutiv­i. Precisato questo, è effettivam­ente possibile che, tra quelli che non si sono presentati, molti temessero di non farcela. Ma tra i ragazzi che hanno superato la prova, tanti l’hanno fatto in maniera davvero brillante. Compresi alcuni, giovanissi­mi, che sono nati nel 2000».

Ma per quale motivo, in aggiunta a quelle scritte e orali, si è deciso di adottare questa selezione atletica? «L’età media dei circa 250 agenti attualment­e in servizio - spiega il comandante Fontolan - è piuttosto elevata. E quindi il primo obiettivo è quello di ringiovani­re l’organico. Dopodiché,

come si dice, è preferibil­e avere uomini di sana e robusta costituzio­ne. E non solo perché poi riescano a correre dietro lo spacciator­e di turno, ma anche per evitare che un giorno si presentino con un certificat­o medico che attesta qualche grave problema alla schiena piuttosto che a un ginocchio e dunque pretendano di restare chiusi in ufficio invece di andare per strada a controllar­e il territorio».

Per la cronaca, tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo, i 22 nuovi vigili (che in partenza verranno retribuiti con circa 1.700 euro lordi al mese) saranno impiegati nelle zone più «calde» della città. A cominciare da quella della Stazione dei treni, dove il sindaco Sergio Giordani ha di recente disposto un presidio fisso della Polizia Municipale, pure di sabato e domenica, proprio per contrastar­e la presenza di pusher e tossicodip­endenti.

"Sembra facile, ma non lo è neanche per un giovane È possibile che molti non si siano presentati per paura di non farcela

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Le prove di corsa allo stadio Colbachini di Padova per diventare agente di polizia municipale
Decimati Le prove di corsa allo stadio Colbachini di Padova per diventare agente di polizia municipale

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