Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Attacco a Segre Commissariata la sede forzista
«La Segre dovrebbe vergognarsi, forse qualche ebreo dovrebbe ricordale che non tutti hanno avuto la fortuna di salvarsi e strumentalizzare fa schifo». Caterina Pinelli perde, dopo le dichiarazioni choc, il coordinamento di Fi a Portogruaro.
PORTOGRUARO «La Segre dovrebbe vergognarsi, forse qualche ebreo dovrebbe ricordale che non tutti hanno avuto la fortuna di salvarsi e strumentalizzare fa schifo». Quattro giorni dopo le esternazioni della coordinatrice di Portogruaro Caterina Pinelli, ieri il segretario regionale di Forza Italia Davide Bendinelli ha deciso di commissariare la sezione locale. A tenere le redini e a traghettare il partito fino alla scadenza delle prossime elezioni del 2020 sarà il segretario provinciale Michele Celeghin. «A Portogruaro è indispensabile guardare avanti e ai nostri valori moderati» scandisce Bendinelli . A nulla è servito il post riparatorio della Pinelli («starò fuori da Facebook per qualche tempo») inviato il giorno dopo quello shock, nel quale definiva «deriva pericolosa» la commissione contro il razzismo e l’antisemitismo voluta dalla senatrice Liliana Segre, ebrea che nel 1944 fu deportata ad Auschwitz. Nel commissariamento è stato travolto pure il cocoordinatore Luigi Geronazzo, assessore nella giunta cittadina. «Credo che la causa di questa decisione siano le dichiarazioni della Pinelli, che non corrispondono al pensiero di Forza Italia e dalle quali mi sono sempre dissociato, fin da quando accusava i bambini profughi di essere fantocci. Non aveva mai neanche appoggiato la nostra giunta. Viene dall’estrema destra ed è sempre stata un pesce fuor d’acqua, nel partito. Ho accettato la sua nomina ma non l’ho mai condivisa». Fu decisa nel 2017 da Renato Brunetta e faceva parte della campagna acquisti in vista delle politiche. In risposta al fuoco acceso da Pinelli, 59 cittadini di Portogruaro hanno chiesto ieri all’amministrazione di approvare un documento di solidarietà e stima per la Segre. «Sono d’accordo e credo sia largamente condiviso», approva Geronazzo.