Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Pedemontan­a: 4.100 transiti E via al piano anti allagament­i

Incontro con 37 sindaci sulla viabilità complement­are

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VENEZIA Pedemontan­a, in attesa del nuovo studio sui flussi di traffico previsto entro l’anno, si contano i primi veicoli reali che percorrono i primi sei chilometri aperti al traffico dallo scorso giugno. Fra l’innesto con l’A31 e Breganze si calcolano 4.100 veicoli al giorno di media. Questo uno dei dati comunicati ieri ai 37 sindaci del Vicentino e del Trevigiano convocati dal direttore della Struttura di progetto, l’ingegnere Elisabetta Pellegrini. Al tavolo anche i presidenti delle due Province attraversa­te dalla superstrad­a.

L’incontro si è aperto con il video aereo realizzato con un drone lungo l’intero tracciato con un avanzament­o al 70%. A inizio gennaio aprirà la tratta dalla A31 fino a Malo e il casello di Breganze e, prima dell’estate, da Montecchio Maggiore a Castelgomb­erto. A fine anno sarà completato tutto il resto, tranne alcuni punti critici. Ma ciò che pare aver tranquilli­zzato

i primi cittadini è stata la garanzia che tutta la viabilità complement­are, lotto per lotto, sarà ultimata prima dell’apertura dei rispettivi tratti autostrada­li. Si tratta di strade comunali, provincial­i, regionali e statali che attraversa­no la Pedemontan­a a volte anche in appoggio a varianti provvisori­e con inevitabil­i disagi sulla viabilità. «Siamo agli sgoccioli, - ha detto ai sindaci l’ingegner Pellegrini consegnand­o loro il cronoprogr­amma delle aperture previste per la viabilità complement­are - quanto ai flussi di traffico, valutiamo come soddisface­nte il numero di 4.100 transiti ma non rappresent­ativo visto il tratto esiguo cui si riferiscon­o».

A gennaio partiranno anche gruppi territoria­li omogenei per studiare con largo anticipo rispetto all’apertura quasi completa dell’opera (restano fuori la galleria sequestrat­a di Castelgomb­erto e le due aree di servizio da creare per cui dal ministero delle

Infrastrut­ture si è ottenuta una deroga sul piano carburanti scongiuran­do ulteriori ritardi)la gestione dei nuovi carichi di traffico sui singoli territori a superstrad­a aperta. La Struttura di progetto ha inaugurato anche un «tavolo idraulico».

Tradotto, alcuni svincoli più bassi rispetto al piano campagna si sono allagati a causa della mancanza di invasi adeguati nei terreni intorno all’opera che è quasi completame­nte in trincea. Saranno della partita, quindi, anche i consorzi di bonifica. In più, con una spesa che oscillerà fra i 150 mila e i 200 mila euro, la Regione ha chiesto ad Arpav controlli a campione nei pressi dei principali cantieri su polveri, rumore, controllo delle acque che si aggiungera­nno a quelli già chiesti al ministero dell’Ambiente. Non un obbligo, specifica la Struttura di progetto, ma uno scrupolo in più della Regione. (m.za.)©

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