Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Gemelle siamesi con lo stesso intestino «Le salveremo»
PADOVA Dalla Sierra Leone a Padova per avere salva la vita. È il viaggio che affronteranno a breve due gemelline siamesi che hanno un mese di vita e che condividono la cavità addominale e l’intestino. Nel loro Paese i medici, dopo averle visitate, hanno perso le speranze: secondo loro, non erano operabili e non sarebbero vissute a lungo.
Un medico in missione per conto del Cuamm ha deciso di tentare un’altra strada e ha chiesto aiuto all’associazione padovana Team for Children, che dal 2009 sostiene il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Padova fornendo materiale didattico, finanziando contratti di lavoro di oncologi e sostenendo psicologicamente ma anche economicamente le famiglie dei bambini ricoverati. L’associazione ha segnalato il caso alla Regione Veneto che ha quindi attivato il programma di assistenza sanitaria per ragioni umanitarie che quest’anno ha ricevuto quattrocentomila euro di finanziamento: una commissione tecnica ha valutato la situazione dando il via libera al trasferimento. «Quando siamo stati contattati – dice il presidente della Regione, Luca Zaia – non ci ho pensato un attimo e sono intervenuto. A volte di solidarietà si parla molto ma con poca concretezza. Il Veneto, fedele alla sua lunga tradizione in questo senso, cerca invece in ogni occasione di aiutare davvero chi soffre, da qualsiasi parte del mondo provenga. Prova ne sia che il nostro programma specifico ha finora sostenuto quasi settecento casi umanitari da ogni parte del mondo. Queste due bimbe sono un caso molto complicato e per questo emblematico: senza il livello scientifico, tecnologico e professionale dei nostri chirurghi, non avrebbero possibilità di sopravvivere».
Nel frattempo Team for Children si sta occupando degli aspetti operativi per l’assistenza e il trasferimento delle bambine che verranno fatte arrivare a Padova il prima possibile. Intanto le analisi effettuate in Africa sono state inviate all’Azienda ospedaliera padovana che metterà a disposizione i propri chirurghi: «Abbiamo ricevuto della documentazione ma potremo capire meglio la situazione quando le bambine arriveranno da noi e le potremo visitare – dice il professor Piergiorgio Gamba, direttore di Chirurgia pediatrica – Questi sono casi molto complessi che vanno valutati con cura e attenzione. Credo siano anche eticamente importanti: è necessario fare tutto il possibile per salvare la vita di un bambino. Per tutti noi è una sfida complessa e affascinante, un’esperienza sicuramente qualificante che ci dà la conferma del fatto che lavoriamo in una struttura di eccellenza a livello europeo per questo settore».
Il professor Gamba faceva parte dell’équipe, diretta allora dal professor Maurizio Guglielmi, che nel 1993 ha diviso due gemelle siamesi di un anno originarie del Benin. Le due bambine erano unite all’altezza dello stomaco e sono state necessarie dodici ore di intervento dopo una precedente sessione preparatoria.
A distanza di 26 anni si ripropone ai chirurghi padovani un caso simile, forse ancora più complicato.