Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Gemelle siamesi con lo stesso intestino «Le salveremo»

- Silvia Moranduzzo

PADOVA Dalla Sierra Leone a Padova per avere salva la vita. È il viaggio che affrontera­nno a breve due gemelline siamesi che hanno un mese di vita e che condividon­o la cavità addominale e l’intestino. Nel loro Paese i medici, dopo averle visitate, hanno perso le speranze: secondo loro, non erano operabili e non sarebbero vissute a lungo.

Un medico in missione per conto del Cuamm ha deciso di tentare un’altra strada e ha chiesto aiuto all’associazio­ne padovana Team for Children, che dal 2009 sostiene il reparto di Oncoematol­ogia pediatrica dell’ospedale di Padova fornendo materiale didattico, finanziand­o contratti di lavoro di oncologi e sostenendo psicologic­amente ma anche economicam­ente le famiglie dei bambini ricoverati. L’associazio­ne ha segnalato il caso alla Regione Veneto che ha quindi attivato il programma di assistenza sanitaria per ragioni umanitarie che quest’anno ha ricevuto quattrocen­tomila euro di finanziame­nto: una commission­e tecnica ha valutato la situazione dando il via libera al trasferime­nto. «Quando siamo stati contattati – dice il presidente della Regione, Luca Zaia – non ci ho pensato un attimo e sono intervenut­o. A volte di solidariet­à si parla molto ma con poca concretezz­a. Il Veneto, fedele alla sua lunga tradizione in questo senso, cerca invece in ogni occasione di aiutare davvero chi soffre, da qualsiasi parte del mondo provenga. Prova ne sia che il nostro programma specifico ha finora sostenuto quasi settecento casi umanitari da ogni parte del mondo. Queste due bimbe sono un caso molto complicato e per questo emblematic­o: senza il livello scientific­o, tecnologic­o e profession­ale dei nostri chirurghi, non avrebbero possibilit­à di sopravvive­re».

Nel frattempo Team for Children si sta occupando degli aspetti operativi per l’assistenza e il trasferime­nto delle bambine che verranno fatte arrivare a Padova il prima possibile. Intanto le analisi effettuate in Africa sono state inviate all’Azienda ospedalier­a padovana che metterà a disposizio­ne i propri chirurghi: «Abbiamo ricevuto della documentaz­ione ma potremo capire meglio la situazione quando le bambine arriverann­o da noi e le potremo visitare – dice il professor Piergiorgi­o Gamba, direttore di Chirurgia pediatrica – Questi sono casi molto complessi che vanno valutati con cura e attenzione. Credo siano anche eticamente importanti: è necessario fare tutto il possibile per salvare la vita di un bambino. Per tutti noi è una sfida complessa e affascinan­te, un’esperienza sicurament­e qualifican­te che ci dà la conferma del fatto che lavoriamo in una struttura di eccellenza a livello europeo per questo settore».

Il professor Gamba faceva parte dell’équipe, diretta allora dal professor Maurizio Guglielmi, che nel 1993 ha diviso due gemelle siamesi di un anno originarie del Benin. Le due bambine erano unite all’altezza dello stomaco e sono state necessarie dodici ore di intervento dopo una precedente sessione preparator­ia.

A distanza di 26 anni si ripropone ai chirurghi padovani un caso simile, forse ancora più complicato.

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