Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Doppio incidente a Mira e Portogruaro. Sulla Brentana tragedia simile due anni fa
MIRA A quell’ora il sole era dritto contro di lei. Potrebbe essere questa la causa di un incidente che ieri pomeriggio è costato la vita a un ciclista padovano, nonostante avesse il caschetto. Un’auto lo ha travolto a Mira, all’incrocio tra via Nazionale e via Don Minzoni, e la prima ipotesi della polizia locale è che la donna che guidava il veicolo sia stata «accecata» dal sole. Il ciclista, Massimo Marin, 49enne di Villanova di Camposampiero, è la seconda vittima a distanza di due anni. Proprio in corrispondenza dello stesso incrocio nell’ottobre del 2017 un 80enne venne travolto e ucciso da un’auto con la stessa dinamica. Alla luce di quello schianto il Comune si era attivata, chiedendo a Veneto Strade di valutare delle possibili soluzioni per prevenire altri incidenti. Tra le ipotesi studiate, quella di eliminare la svolta a sinistra verso Mira Porte che, però, comporterebbe una rivisitazione della viabilità, oppure di posizionare dei dissuasori. Proprio qualche settimana fa l’amministrazione aveva sollecitato la società della Regione ad accelerare la pratica. Marin stava pedalando in via Nazionale, mentre l’automobilista stava effettuando una manovra di svolta a sinistra. A quell’ora, intorno alle 16, il sole era dritto di fronte a lei: l’uomo è stato sbalzato prima sul parabrezza e poi sull’asfalto. Al loro arrivo gli operatori del 118 hanno cercato di rianimarlo ma inutilmente. Il cinquantenne sposato con Arianna Martignon, era padre di Ester e Matteo, da lunedì aveva cambiato lavoro trovando occupazione alla Kioene, azienda che produce burger vegetali e cotolette, prima era stato dipendente dell’impresa di famiglia della moglie. Appassionato di due ruote sin da piccolo, aveva militato in diverse squadre locali e faceva parte del gruppo sportivo del paese. Anche il figlio Ester è una promessa del ciclismo dilettantistico. «Una persona simpaticissima — lo ricorda il sindaco di Camposampiero Cristian Bottaro — che si era sempre distinto nella comunità. Un amico. Faceva parte del gruppo donatori di sangue della Fidas». La donna che lo ha travolto, sotto choc, è stata portata all’ospedale per accertamenti.
Un’ora dopo, a Pradipozzo di Portogruaro, un altro incidente causato probabilmente da una mancata precedenza è costato la vita a un uomo di 87 anni, Mario Piccolo. La vittima, Mario Piccolo di Summaga, era il passeggero di un’auto guidata da un 86enne che si è scontrata con un’altra macchina, condotta da un 24enne, all’incrocio Fornace e Monte dal Ver, sulla Postumia. I due feriti non sono gravi.
● Incidente mortale verso le 16 di ieri lungo via Nazionale, all’altezza di Villa Margherita, all’incrocio con via Don Minzoni. Il ciclista ha sfondato il parabrezza ed è morto, nonostante avesse il caschetto.
● Poco dopo sulla statale Postumia, tra Pradipozzo e Pramaggiore altro incidente. Nel botto tra una Ford Fusion e una Audi A1, il motore di questa ultima è volato via. Nello schianto è morto il conducente della Ford, un 87enne di Summaga di Portogruaro, Mario Piccolo