Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
«Centinaia di milioni di danni» Merci in svendita, niente pane
Scuole ancora chiuse. Tari sospesa. Le società rinviano bollette e rate dei mutui
Il lembo di sole uscito ieri ha permesso di lavare e riordinare pavimenti e scaffali ma l’acqua alta molto sostenuta in arrivo oggi non ha dato il tempo di lavare dal sale e far asciugare tutto. Libri, riso e pasta sigillati nella plastica, piadine imbustate, scatolame vario tra tonno, pomodori e legumi; figurarsi occhiali, borse, scarpe, lane pregiate, vestiti, accessori, preziose creazioni di carta. «Centinaia di milioni di danni», ha detto il sindaco Luigi Brugnaro. E così in una Venezia nel quale trovare un panettiere, un supermercato, un bar aperti è ancora un’impresa, i commercianti hanno in vendita a prezzo di saldo tutto ciò che è stato sommerso dall’acqua granda di martedì notte. La Toletta ha messo al 50% i libri; le scatole Lego all’80% della libreria Goldoni sono andate a ruba in tre ore, acquistate a tempo record da appassionati; nei pochi supermercati aperti ci sono sconti del 30% e c’è da mettere in contro pure la lunga coda di clienti. E c’è chi ha regalato tutto quanto aveva in magazzino. Tra i negozi più colpiti e per i quali è scattato l’appello a comprare il possibile, si trovano gli oggetti del desiderio più raffinati: gli occhiali della Bottega Urbani in Frezzeria, le lane pregiate di Lellabella già dal ponte della Cortesia di campo Manin e gli accessori della vicino Lolli, le perle al lume in vetro di Murano di Alessia Fuga a Murano, le carte artistiche di Paperoowl a Santa Maria Materdomini, Alberto Valese a Santo Stefano e CaigodaMar a San Samuele, i libri di Anna Toscano e Gianni Montieri, i volumi finiti nell’acqua salmastra di tutte le librerie della città.
I danni sono tali e tanti che Ascom Venezia ha promosso una raccolta fondi presso Banca della Marca Credito Cooperativo intestato ad Ascom Venezia. Causale: «Un sostegno Per Venezia – Fondo di solidarietà per sostenere le Aziende a rischio chiusura». Iban dall’Italia: IT45H0708402005046010008697. Il codice per le donazioni dall’Estero è: ICRAIRRU40. Il problema è che a Venezia manca perfino il pane perché molti fornai hanno perso forni, impastatrici, presse, camere di lievitazione, sacchi di farina. Macchinari e forni del terzo millennio sono tutti automatizzati, motori e componenti elettroniche si trovano nelle parti più basse con gravi ripercussioni in caso di acqua alta. Del resto le case produttrici non fanno macchine speciali solo per Venezia. Il risultato è che dall’alluvione di lunedì notte non si è salvato nessun forno e per due giorni la città è rimasta senza pane fresco, chi lo aveva è perché si trattava di prodotti surgelati oppure perché venivano dalla terraferma. Il presidente dei panificatori Paolo Stefani stima un milione di euro di danni. «Ma abbiamo subito fatto gli ordini e già ci sono stati consegnati alcuni pezzi», spiega. Oggi riaprirà anche il suo panificio, Emilio Colussi di San Luca. E Sant’Elena sarà meno isolata perché Avm ha ripristinato l’approdo D e le linee 4.1, 4.2, 5.1 e 5.2 effettueranno la fermata. Restano invece chiuse le scuole di ogni ordine e grado a Venezia e isole e pure a Chioggia, come da ordinanze; sospese pure le lezioni universitarie e lo Iuav ha chiuso le sedi di Ca’ Tron e delle Terese, senza elettricità. Anche Palazzo Ducale non sarà aperto. Il Teatro La Fenice ha annullato gli spettacoli di sabato e domenica. In compenso, pure tasse, bollette e mutui si prendono una pausa. Su proposta del sindaco Brugnaro, la giunta ha posticipato al 16 dicembre il pagamento della Tari per tutti i cittadini e le imprese dell’intero Comune. L’Ad di S4 Energia Fabio Barbieri ha deciso di sospendere il pagamento delle bollette di energia elettrica e gas di novembre. Crédit Agricole FriulAdria ha avviato l’iter per la sospensione del pagamento delle rate dei mutui ai residenti delle zone colpite dall’eccezionale maltempo (quindi anche del litorale) e tutte le banche stanno facendo a gara a proporre finanziamenti agevolati specifici per Venezia: Montepaschi ha stanziato un plafond di 50 milioni; Banco Bpm di 100 milioni con moratorie fino a 12 mesi per rate di mutui e finanziamenti a chi risiede a Venezia. Confesercenti insieme a Unicredit ha lanciato un finanziamento a 12 mesi fino a 50mila euro: gli interessi saranno addebitati a Commerfin, il Confidi dell’associazione.