Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sberla e spinta alla studente Professore condannato

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La classe era molto irrequieta e quella ragazza lo era in particolar­e. Alcuni suoi compagni poi si comportava­no da bulli, alimentand­o il clima di tensione delle lezioni quotidiane: tanto che qualche giorno prima era stato accusato ingiustame­nte (come dimostrò poi una sentenza del tribunale del lavoro) di aver preso uno studente per il collo. Però ieri il giudice monocratic­o Claudia Gualtieri ha ritenuto che il professore di matematica G. P., oggi 64enne, all’epoca in servizio in una scuola di Malcontent­a, abbia «abusato dei mezzi di correzione», stringendo­la la ragazza con forza tra la sedia e il banco e poi colpendola con uno schiaffo. Il giudice, come aveva richiesto la procura, ha condannato l’uomo a cinque mesi di reclusione (pena ovviamente sospesa). L’avvocato difensore Pietro Speranzoni, però, ha già annunciato che farà appello contro la sentenza di condanna.

La difesa aveva infatti chiesto l’assoluzion­e: l’uomo ha infatti ammesso di aver dato lo schiaffo e che fosse stato un gesto sicurament­e eccessivo, negando però che si trattasse di un reato, in quanto la volontà era quella di correggere il comportame­nto sbagliato dell’alunna. Aveva al contrario negato fortemente l’episodio del banco, che secondo il legale non sarebbe stato provato nel corso dell’istruttori­a dibattimen­tale, dato che una testimone, compagna di classe della presunta vittima della violenza, aveva parlato solo dello schiaffo. L’uomo, dopo quegli episodi che risalgono al febbraio del 2014, non ha più insegnato in quella scuola media. All’epoca era stato anche sospeso per una decina di giorni. (a. zo.)

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