Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Con il pugnale contro l’ex poi si barrica in casa Squadre speciali in aiuto
Lo spagnolo portato all’ospedale
VENEZIA Prima ha minacciato l’ex moglie con un pugnale, poi quando sono arrivati i carabinieri, si è barricato in casa. Sbraitava, urlava, minacciava, tanto da impaurire i passanti che non appena udivano le grida si allontanavano velocemente. La serata di follia di un 50enne spagnolo, a Venezia, si è conclusa all’ospedale. L’uomo, con precedenti e un passato da alcolista, mercoledì sera ha raggiunto la ex nella sua abitazione nel sestiere di Castello. Non era la prima volta che reagiva in maniera violenta, già nelle scorse settimane la donna aveva denunciato alle forze dell’ordine episodi di stalking e minacce da parte dell’ex marito, che ha anche problemi psichici.
Mercoledì sera, però, il 50enne si è spinto oltre. Al culmine di una lite, ha minacciato di morte l’ex compagna con un pugnale. Sono stati attimi concitatissimi, durante i quali la vittima ha rischiato di essere colpita. Lei, in preda alla paura, è riuscita ad approfittare di un momento di distrazione dell’uomo ed è scappata fuori casa, di corsa.
Una volta al sicuro ha telefonato al 112, chiedendo aiuto ai carabinieri. Vista la situazione, i militari del nucleo natanti sono intervenuti in forze, ma al loro arrivo la situazione è peggiorata: lo spagnolo, infatti, temendo di essere arrestato si è barricato in casa. Ha cominciato a insultare le forze dell’ordine e non ne voleva sapere di calmarsi. È stato necessario far intervenire anche i negoziatori del nucleo investigativo e un team d’azione delle squadre operative di supporto del Battaglione di Mestre, per essere pronti in caso di gesti estremi da parte del cinquantenne. Neanche di fronte a tutti quegli uomini dell’Arma ha smesso di minacciare e di urlare.
Ci sono volute due ore di trattative, di opere di convincimento da parte del negoziatore del nucleo investigativo, prima di tranquillizzarlo e riuscire a far sì che aprisse la porta della casa. Quando si è reso conto che non aveva scampo, ha deciso di consegnarsi e una volta uscito dall’appartamento è stato affidato al personale di un’ambulanza. Gli operatori del 118 lo hanno accompagnato al reparto di psichiatria dell’ospedale per gli accertamenti del caso. L’ex moglie, invece, ancora terrorizzata, fortunatamente non ha subìto conseguenze ed è stata portata in caserma dove ha sporto denuncia, ripercorrendo anche gli episodi passati già segnalati.