Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Bpvi, Sorato chiede di cambiare giudice
La difesa: «Venditti incompatibile: si astenga». Bertelle: «Così si perde altro tempo»
VICENZA Crac Bpvi, Sorato chiede di cambiare giudice. Nell’udienza preliminare, ieri, del procedimento a carico dell’ex direttore generale, Samuele Sorato, nel corso della quale si discutevano le 263 richieste di costituzione di parte civile, ecco il colpo di scena. Fabio Pinelli, avvocato del manager, chiede al giudice per l’udienza preliminare, Roberto Venditti, di astenersi per incompatibilità, «non mancando di sottolineare la considerazione e la stima nei suoi confronti» è la precisazione. «La questione - rileva Pinelli non riguarda il profilo soggettivo del dottor Venditti, magistrato di assoluto spessore e correttezza professionale». Piuttosto il fatto che «ha già giudicato con riferimento a posizioni strettamente connesse in fatto e in diritto, inscindibili da quella di Sorato. E pertanto non può ricoprire, a nostro avviso - spiega Pinelli -, il ruolo di giudice anche nel processo a carico dell’ex direttore generale».
Venditti, ad ottobre 2018, aveva già rinviato a giudizio gli altri ex dirigenti e amministratori Bpvi, ora a processo, con una nuova udienza ieri in cui i consulenti della procurea sono stati controesaminati dalle difese. Pinelli in particolare fa riferimento alla contestazione mossa dalla procura a Sorato e al suo vice Emanuele Giustini, configurato quest’ultimo come presunto concorrente morale. Inevitabilmente quindi - è il ragionamento della difesa valutando la posizione di Giustini il giudice avrebbe già preso in considerazione, giudicato, anche quella di Sorato. Di qui la presunta incompatibilità. Su cui dovrà decidere lo stesso giudice Venditti. «Tutto per perdere tempo, poco o tanto che sia - sbotta l’avvocato Renato Bertelle - se Venditti dovesse astenersi si tornerebbe a un’altra udienza preliminare davanti a un altro giudice».
Il 12 dicembre Venditti scioglierà le riserve sia su questo che sull’ammissione delle 263 parti civili, 249 delle quali rappresentate da Bertelle. Ci sono poi una decina sono di risparmiatori friulani, le sorelle Nardini di Bassano e Luigi Ugone, presidente di «Noi che credevamo nella Bpvi».
"Pinelli «Il magistrato ha già giudicato posizioni connesse»: decisione il 12 dicembre