Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Auchan, Conad sceglie l’iper di Mestre
Gli spazi saranno ridotti del trenta per cento. Incognita per i 250 dipendenti
MESTRE I rappresentanti di Conad hanno annunciato nel corso di una riunione con i sindacati la transizione del punto vendita di Mestre sotto la nuova insegna. Un passaggio importante dato che non era stato inserito nell’iniziale elenco dei 109 ritenuti più performanti a livello nazionale anche se si tratta di uno dei più grandi in Veneto sia per superficie sia per dipendenti, (250 persone) su cui resta l’incognita. Gli spazi infatti saranno ridotti del 30 per cento.
VENEZIA Nuova insegna, nuovi prodotti e spazi ridotti del 30 per cento. È il futuro dell’Auchan di Mestre, di cui si è discusso ieri a Roma durante il nuovo incontro tra i vertici di Conad e i sindacati, convocato per confrontarsi sul processo di transizione delle insegne francesi a quelle della società cooperativa per effetto dell’acquisizione da parte della newco Bdc, posseduta al 51 per cento dal consorzio e per il 49 da Wrm Group. Nonostante Conad non abbia ancora comunicato nulla in maniera ufficiale e non sia stata fissata una data, i rappresentanti della società avrebbero annunciato nel corso della riunione la transizione del punto vendita veneziano sotto la nuova insegna. Un passaggio importante dato che l’Auchan di Mestre non era stato inserito nell’iniziale elenco dei 109 ritenuti più performanti a livello nazionale anche se si tratta di uno dei più grandi della rete in Veneto sia per superficie occupata sia per numero di dipendenti, (250 persone). Allo stesso tempo, però, gli spazi occupati dovrebbero essere ridotti.
L’attuale superficie dell’ipermercato è infatti sovradimensionata rispetto alle nuove esigenze e tendenze della grande distribuzione, non solo per Conad ma in generale. Da iper si dovrebbe quindi passare a supermercato, trasformazione che dovrebbe comportare una riduzione di circa il 30 per cento della superficie occupata e quindi pare prendere corpo l’ipotesi secondo la quale gli spazi attualmente utilizzati al piano superiore del centro commerciale saranno ceduti. Se così fosse, però, è quasi automatico prevedere esuberi. Lo scorso 30 ottobre, durante l’incontro al ministero dello Sviluppo Economico tra i rappresentanti dei lavoratori e i vertici della società cooperativa, questi hanno illustrato il Piano industriale annunciando 3.105 esuberi a livello nazionale. Secondo le voci che filtrano, un terzo degli esuberi si dovrebbe concentrare nella sola Lombardia, altri mille ricadrebbero sui punti vendita di piccole dimensioni che però sarebbero concentrati soprattutto a Nord Ovest, dove Auchan aveva aperto una serie di supermercati di prossimità. L’ultimo pacchetto è proprio quello relativo agli ipermercati. In questo caso Conad starebbe cercando di stringere accordi con catene specializzate in prodotti per l’alimentazione degli animali, per la bellezza, dell’arredamento e dei piccoli elettrodomestici. Il subentro sarebbe vincolato all’assunzione del personale in esubero e nel caso specifico del Veneto pare non manchino i soggetti interessati agli spazi.
Nei giorni scorsi intanto Conad ha riaperto il punto vendita di via Aldo Moro 108 a Quarto d’Altino, trasformatosi da SimplyCity a Conad City. Il negozio, con una superficie di quasi 800 metri quadrati e passato in gestione a Commercianti Indipendenti Associati, ha cambiato l’offerta di prodotti, con ampi spazi per i reparti del fresco, per il biologico e salutistico e per le produzioni locali. Mantenuti gli impegni occupazionali nella nuova gestione, tanto che gli addetti del SimplyCity hanno collaborato alla riorganizzazione completa del punto vendita al fine di poterlo riaprire nei tempi prefissati.