Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Accorsi e Golino girano a San Marco nella piazza allagata: il sindaco li caccia
L’ira di Brugnaro: vergogna. Federica Pellegrini, sfogo sui social
VENEZIA L’acqua sale e con lei le polemiche. Ieri mattina, in piazza San Marco, la troupe di Stefano Accorsi e Valeria Golino è stata cacciata dopo le proteste dei veneziani dal sindaco Luigi Brugnaro. La loro colpa? Aver continuato a girare anche in mezzo all’acqua alta. I due attori sono in laguna da una settimana, impegnati con le riprese di «Sei tornato»: hanno le autorizzazioni fino a metà dicembre e ieri si erano fatti spedire un carico di stivali a salopette da Chioggia, città di pescatori, perché a Venezia di così alti non se ne trovano più. «Li ho mandati via io - si sfoga il sindaco questi sarebbero gli scienziati del partito del no. Prepotenti, arroganti e ignoranti. Si devono vergognare». Pesante anche l’attacco sui social dove si è tacciata la produzione di «sciacallaggio». Una rabbia acuita dal fatto che, per tutti l’area marciana era stata interdetta al passaggio. «Cerchiamo di fare come tutti qui: andare avanti - risponde l’attore - Cosa dovremmo fare? Smettere di girare? E i negozianti? Non aprire più? Ognuno qui sta lottando per fare il proprio lavoro». Accorsi già giovedì aveva espresso su Instagram la sua solidarietà a Venezia. Non è bastato. «Non appena ci siamo resi conto dell’aggravarsi della situazione abbiamo deciso di interrompere volontariamente per evitare di ostacolare gli interventi dell’amministrazione locale», ha spiegato Roberto Sessa di Picomedia. «La maggior parte di noi è veneziana - spiegavano dal set - Siamo qui a lavorare mentre le nostre case sono sotto acqua, altro che sciacallaggio». E la battaglia social è stata aspra anche per Federica Pellegrini, che ieri su Instagram ha raccontato il dramma della laguna, solo per vedersi rispondere a colpi di polemiche: «Questa volta l’acqua aveva la mia altezza scrive la campionessa - Fermarla è utopia, limitare i danni è un dovere di chi è pagato per farlo». «I veneziani dovevano prepararsi», «Avete votato l’autonomia, non chiedete soldi alle Regioni povere», le contestazioni. «A 1.80 l’acqua non la fermi - replica la nuotatrice - Chi sta svuotando casa sono i cittadini, non i politici».