Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
I mosaici antichi staccati dall’acqua Protezione civile a Murano e Torcello
Gravi danni, chiuse le due basiliche
VENEZIA Non solo Basilica di San Marco. L’acqua alta ha ferito gravemente anche quelle dei Santi Maria e Donato a Murano e quella di Santa Maria Assunta a Torcello. Chiuse e inagibili. Il duomo di Murano ha visto saltare tasselli dei mosaici, la basilica di Torcello è ancora allagata.
A Murano l’acqua è entrata dall’alto e dal basso e a pagarne le conseguenze sono i mosaici del 1.100, come riporta la data sul pavimento. Si sono staccati i tasselli di un disegno arabo nero sullo sfondo bianco. «Il portico di Salomone» spiega il parroco, don Luca Biancofior. E si sono sollevati anche pezzi del mosaico che raffigura lampade che ricordano le onde. Mentre infuriava il vento si sono alzate le tegole del tetto e un rivolo d’acqua è sceso sul mosaico della Madonna sul soffitto. «Abbiamo raccolto i tasselli staccati – spiega don Luca – con la Soprintendenza abbiamo posizionato teli sopra i mosaici perché non peggiorassero, e sopra sacchi di sabbia». La basilica è chiusa e da martedì notte l’acqua non l’ha mai lasciata. Sale anche dal pavimento ed entra dalle prese della corrente, mettendo fuori uso la linea elettrica che azionava la pompa. «Abbiamo sbarrato le porte con sacchi di sabbia e paratie, puliremo, e domenica celebreremo la messa».
Nella Basilica di Torcello ieri è arrivata la Protezione civile. I centimetri d’acqua rischiano di rovinare gli inestimabili mosaici e la cripta è allagata. L’acqua fatica a defluire anche con l’abbassamento della marea ed è inagibile il camminamento che conduce al campanile. «I mosaici sono della stessa epoca di quelli nella basilica di San Marco – spiega il parroco, don Fabrizio Favaro – non tutti i problemi si vedono ora, l’acqua salmastra rischia di rovinare i mosaici e la malta delle colonne». Altra chiesa danneggiata è quella di San Pietro e Santa Caterina a Mazzorbo. La forza della marea ha distrutto il muro di contenimento sulla riva vicina, e l’acqua è entrata con forza. «Le isole minori non devono essere dimenticate – dice il parroco, don Antonio Senno – un grazie alle persone che si dedicano al servizio di difesa e cura delle chiese».