Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’uomo e l’alta marea Aggrappato all’edicola per non farla affondare

- Gi.Co.

Il vento, la pioggia, l’acqua che sale oltre le caviglie. E, in mezzo alla bufera, due uomini aggrappati alla loro edicola come a una zattera in un mare in tempesta. Solo che, in questo caso, erano loro a tenere dura l’edicola. Lo scatto dal ponte delle Guglie ha fatto il giro dei social. «Siamo saliti sulla base per aggiungere il nostro peso, l’edicola era già mezza fuori dalla riva». Massimo Bonacin e Alvise Ballarin, gli edicolanti, avevano rischiato di perdere la loro edicola già martedì notte. «E’ stagna, dentro non c’era una goccia raccontano - ma poi il risucchio di un’onda di un’idroambula­nza l’ha attirata verso il canale. Per salvarla l’abbiamo allagata». Ieri non è bastato. «Per fortuna poi sono arrivati i vigili del fuoco, anche perché se l’edicola fosse caduta in canale avrebbe impedito la navigazion­e, il rio di Cannaregio non è profondo quanto il canale della Giudecca, dove è andato disperso il chiosco delle Zattere». Anche i pompieri hanno avuto difficoltà: «Le corde usate per ancorarla si sono spezzate - spiega Massimo - l’edicola piena pesa almeno 25 quintali».

Alla fine è stato necessario affiancare la barca dei vigili del fuoco alla riva e usarla come piattaform­a, poi sono stati chiamati i tecnici Enel per bloccare i sottoservi­zi allacciati. I danni sono ingenti. «I marmi sono distrutti, i sostegni storti sospira Alvise - è costata quasi centomila euro».

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