Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Venezia, ore di tregua tornano i turisti Ma sale la paura per il terzo allarme

- Monica Zicchiero

VENEZIA I veneziani in coda davanti alle macellerie, ai negozi di ferramenta, ai supermerca­ti che ieri, per la prima volta, hanno riaperto dopo l’acqua granda di martedì notte. E i turisti in fila indiana sulle passerelle in piazza San Marco, le comitive a Rialto, gli orientali in acqua con gli stivaloni usae-getta e i bastoni da selfie. Complici la tregua concessa dalla pioggia, il sole e la marea massima «solo» a 105 centimetri, ieri Venezia è tornata quasi alla normalità.

Ma è la tregua dei giorni pari. E oggi, che è dispari, c’è il terzo allarme rosso nel giro di una settimana e l’acqua nella prima parte della giornata non scenderà mai sotto il livello dei 110 centimetri. Che è la minima prevista alle 6,50 del mattino dopo una punta da 130 alle tre del mattino e una di 160 a mezzogiorn­o e mezza. A Chioggia le paratoie sul Canal Vena resteranno chiuse fino a quando non ci sarà il deflusso. «Possiamo pensare al pattinator­e quando roteando su se stesso restringe le braccia e così aumenta la velocità. La configuraz­ione meteo di questi giorni nel bacino Adriatico ha qualcosa di simile».

Il responsabi­le del Centro Maree del Comune di Venezia AlvisePapa spiega così il susseguirs­i di acque alte da allarme rosso: l’anticiclon­e delle Azzorre sul Portogallo e l’anticiclon­e sui Balcani fanno confluire vento e pioggia sull’Adriatico. «Questa configuraz­ione sta forzando venti di scirocco in modo più o meno costante da almeno otto giorni».

E oggi è uno di quegli otto giorni. Salteranno perfino le messe, quelle delle 10,30 e delle 12 in Basilica a San Marco, per esempio. Venezia si affida alla Madonna della Salute: martedì apre il ponte votivo e inizia il pellegrina­ggio, ha annunciato il Patriarca. Oggi resteranno chiusi tutti i musei Civici eccetto il Correr e anche lo storico caffè Florian chiude i battenti fino a martedì. Il susseguirs­i di alte maree eccezional­i ha causato danni importanti a impianti, arredi, pavimentaz­ioni. «Verrà riaperto non appena saranno garantite le normali condizioni di fruibilità e servizio», annuncia la direzione. Le scuole riaprirann­o invece lunedì perché la tregua dei giorni pari ha permesso alle squadre di elettricis­ti e tecnici di rimettere in sesto gli impianti. «Restano da sistemare alcuni ascensori e delle murature ammalorate nelle scuole in centro storico, che però non compromett­ono l’erogazione l’erogazione del servizio – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Zaccariott­o –. I danni maggiori si erano avuti al Lido e Pellestrin­a. I sistemi elettrici sono però stati tutti ripristina­ti e lunedì è previsto il rientro in classe».

Alle superiori i tecnici della Città Metropolit­ana «hanno fatto i salti mortali e sono riusciti a riattivare elettricit­à e riscaldame­nto – dice il delegato Saverio Centenaro –. Per motivi di sicurezza in alcuni istituti saranno disattivat­i gli impianti al piano terra, dove non ci sono aule». Stivaloni d’obbligo nelle zone basse perché il picco di marea da un metro e cinque sarà a ridosso dello squillo della campanella di fine lezioni, alle 12,50.

«Venezia supererà anche questa. Come un atleta che subisce un grave infortunio e poi si rialza», fa sicuro Gianluca Vialli. In una piazza baciata dal sole, col tran tran dei turisti tornato ai livelli soliti, il capo delegazion­e della Nazionale di calcio ha portato la sua solidariet­à alla città insieme al portiere Gigi Donnarumma e al presidente della Figc Gabriele Gravina. «La nostra presenza con tutta la Nazionale è un messaggio di affetto e testimonia­nza alla città – sorride il numero uno della federazion­e -. Vogliamo lasciare qualcosa di concreto, parlerò con il sindaco per una nostra iniziativa». Dopo giorni di tonno, mais e scatolette, ieri i veneziani hanno fatto la fila davanti a supermerca­ti, panettieri e macellai che hanno riaperto. Le folle più pazienti attendevan­o davanti ai negozi di ferramenta: sono andati a ruba soprattutt­o paratie di legno, viti, cacciaviti.

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Una delegazion­e della Nazionale di calcio con Donnarumma in visita ieri a Venezia
A San Marco Una delegazion­e della Nazionale di calcio con Donnarumma in visita ieri a Venezia

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