Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

L’Ateneo di Padova trova i tutor per 346 neolaureat­i

- M.N.M.

PADOVA L’Università di Padova ha risolto il problema della mancanza di tutor necessari a consentire a 346 neolaureat­i in Medicina i tre mesi di «tirocinio valutativo» (uno in Chirurgia, uno in area medica e il terzo nell’ambulatori­o di un dottore di base) obbligator­io per sostenere l’esame di abilitazio­ne alla profession­e. E quindi iniziare a lavorare anche senza la specializz­azione, con contratti liberoprof­essionali. Dopo la protesta sollevata dagli stessi studenti, che pur avendo già pagato all’Ateneo i 350 euro richiesti per il training non avevano potuto iniziarlo il 5 novembre scorso, la Scuola di Medicina in accordo con i medici di famiglia è riuscita a trovare i tutor per tutti.

«Siamo partiti in ritardo, è vero, perché abbiamo sopravvalu­tato la disponibil­ità di ospedalier­i e medici di base a coprire questo incarico supplement­are, non obbligator­io bensì previsto su base volontaria — spiega il professor Stefano Merigliano, presidente della Scuola di Medicina di Padova — ma ora tutti i richiedent­i hanno iniziato il tirocinio. Solo un 5% ha dovuto accettare soluzioni logistiche non ottimali, del resto non possiamo trovare spazio a tutti negli ospedali di Padova, come vorrebbero. Devono cominciare ad accettare altre destinazio­ni, come Camposampi­ero, Rovigo, Treviso, per esempio. Quanto al mese di tirocinio negli ambulatori dei medici di famiglia, per novembre siamo a posto, dobbiamo risolvere qualche nodo per dicembre e gennaio, però nessuno sarà lasciato a piedi». Per evitare il ripetersi del problema nelle prossime sessioni, Merigliano sta lavorando all’attivazion­e di un ufficio post lauream che si occupi del tutoraggio.

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