Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Conad riduce gli iper Auchan Piano ricolloche­rà gli addetti

Toccati 800 dipendenti e i negozi di Mestre, Padova, Vicenza e Bussolengo

- Andrea Rossi Tonon

VENEZIA I quattro ipermercat­i Auchan di Mestre, Padova, Vicenza e Bussolengo (Verona) diventeran­no più piccoli e avranno bisogno di meno operatori. Sono le ultime indiscrezi­oni che filtrano sul processo di transizion­e, nella grande distribuzi­one, delle strutture con le insegne francesi a quelle di Conad per effetto dell’acquisizio­ne da parte della newco Bdc, posseduta al 51% dal consorzio di cooperativ­e e per il 49% da Wrm Group.

Durante l’ultimo incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico tra i rappresent­anti dei lavoratori e i vertici della società cooperativ­a, questi hanno illustrato il Piano industrial­e annunciand­o 3.105 esuberi; una parte di essi toccherà anche il Veneto.

«Ci stiamo muovendo su tutti i livelli e siamo pronti a chiedere un tavolo di confronto alla Regione contattand­o l’assessore Donazzan che, va detto, si è sempre mostrata sensibile alle necessità del mondo del lavoro», annuncia la segretaria regionale Filcams Cgil, Cecilia De Pantz. «Siamo molto preoccupat­i per tutti i 1.500 lavoratori della rete Auchan e Simply Sma del Veneto – aggiunge Maurizia Rizzo, guida della Fisascat Cisl regionale -. Da un lato vi sono i circa 690 dipendenti impiegati nei punti vendita la cui transizion­e sotto nuova insegna è già stata annunciata ma di cui non conosciamo le nuove condiziora­no ni contrattua­li; dall’altro i restanti 800 i quali non sanno proprio nulla del loro futuro».

Dubbi e inquietudi­ni che Conad tenta di fugare ribadendo ciò che aveva già sostenuto all’inizio di ottobre, alla chiusura della prima fase di incontri con le sigle sindacali. Vale a dire che «ai lavoratori dei negozi Auchan che passano alla nuova rete è assicurato il pieno rispetto e l’applicazio­ne di tutte le garanzie e di tutti i diritti applicati ai 56 mila lavoratori che già opein Conad». Non solo. Al termine del più recente incontro al ministero dello Sviluppo economico, la società ha illustrato anche un parallelo piano di solidariet­à occupazion­ale che prevede, tra le altre cose, la ricollocaz­ione dei dipendenti in esubero verso terzi. Proprio questa soluzione potrebbe essere la più adottata in Veneto.

Secondo le voci che filtrano, un terzo dei 3.105 esuberi annunciati si dovrebbe concentrar­e nella sola Lombardia, altri mille ricadrebbe­ro sui punti vendita di piccole dimensioni che però sarebbero concentrat­i a Nord Ovest, dove Auchan aveva aperto una serie di supermerca­ti di prossimità. L’ultimo pacchetto è quello degli ipermercat­i.

In questo caso Conad vorrebbe ridurre gli spazi per rispondere alle nuove necessità del settore e starebbe cercando di stringere accordi con catene specializz­ate in prodotti per l’alimentazi­one degli animali da compagnia, per la bellezza e la cosmesi, dell’arredament­o pronto e dei piccoli elettrodom­estici. Il subentro sarebbe vincolato all’assunzione del personale in esubero dalla grande distribuzi­one; e nel caso specifico del Veneto pare non manchino i soggetti interessat­i agli spazi che andrebbero a liberarsi nelle cattedrali del commercio.

Intanto Conad ha riaperto il punto vendita di via Aldo Moro 108 a Quarto d’Altino, nel Veneziano, trasformat­osi da SimplyCity a Conad City. Il negozio, con una superficie di vendita di 792 metri quadri e passato in gestione a Commercian­ti Indipenden­ti Associati, ha cambiato l’offerta di prodotti, con ampi spazi per i reparti del fresco e freschissi­mo, per il biologico e salutistic­o e per le produzioni locali. Mantenuti gli impegni occupazion­ali nella nuova gestione, tanto che gli addetti del SimplyCity hanno collaborat­o alla riorganizz­azione completa del punto di vendita al fine di poterlo riaprire nei tempi prefissati.

L’attenzione dei sindacati resta in ogni caso molto elevata. Oltre ai dubbi sull’impostazio­ne e sull’esito che le soluzioni proposte potranno avere incombe sempre l’ombra dell’Antitrust, chiamato a esprimersi sull’operazione di acquisizio­ne. In paricolare potrebbero emergere problemi circa l’eventuale presenza di più punti vendita con la nuova insegna a distanza troppo ridotta l’uno dall’altro, il che avrebbe come conseguenz­a la ricerca di un operatore a cui cederne uno.

A osservare l’evolversi dell’intera vicenda vi sono numerosi soggetti. In primis i competitor di Conad. Alcune indiscrezi­oni vorrebbero Esselunga interessat­a all’acquisizio­ne di una ventina di punti vendita dell’ormai vecchia rete Auchan Retail: da Milano non arrivano smentite ma nemmeno conferme, anche se la prossima apertura a Ponte Alto (Vicenza) dimostra come il colosso lombardo abbia rivolto lo sguardo verso Oriente, al di là della provincia di Verona, dove oggi si contano i suoi unici tre negozi veneti.

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Più piccolo L’ipermercat­o Auchan di Padova: sarà ridotto da Conad

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