Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Capello, i gol e Venezia: «Vinciamo insieme»
L’attaccante è tra le piacevoli sorprese della stagione: «L’idea di calcio di Dionisi è bella»
Alessandro Capello, la sua carriera ha voltato pagina, in tutti i sensi. Quattro gol e quattro assist col Venezia.
«L’inizio di stagione con il Venezia è stato molto buono. Ma mancano ancora tantissime partite, per cui è presto per tracciare bilanci».
Firmerebbe per chiudere il campionato a dieci gol?
«Dal punto di vista personale sarebbe un bel traguardo, ma a cosa servirebbe se poi la squadra non ottiene gli obiettivi prefissati?».
Torniamo all’estate scorsa. Si fa avanti il Venezia che chiede al Cagliari di acquistare il suo cartellino. Lei cosa risponde quando le arriva la notizia?
«Ho accettato subito con entusiasmo, non ho avuto un dubbio che fosse uno. Il Venezia è stata la prima e ha voluto prendermi a titolo definitivo. Erano anni che giravo in prestito. Questa era la soluzione migliore per me».
A Padova fece un primo anno molto buono in C con tredici gol e tanti consensi. Cos’è successo lo scorso anno?
«Tante cose. Ne ho riparlato anche con Lollo e Ceccaroni, che erano miei compagni di squadra lo scorso anno a Padova. Ho la mia idea, me la tengo per me».
Le ha dato fastidio che sia stata messa in discussione la sua professionalità?
«Mi è dispiaciuto. Ma ho la coscienza a posto, so di aver dato sempre il massimo a ogni partita. Magari talvolta la prestazione non è stata all’altezza, ma un conto è giocare male, un altro è andare oltre».
Ci passi almeno una battuta: fare il trequartista con Bisoli
non è la stessa cosa che farlo con Dionisi...
«Sicuramente sono due concetti di calcio diversi».
Si diverte a Venezia?
«Al di là dei gol segnati, c’è un ambiente positivo attorno alla squadra. L’idea di calcio di Dionisi è bella».
Si vede trequartista o seconda punta?
«Non è facile dare una risposta. Sono partito spesso seconda punta, ma a volte anche
nel corso della partita mi sono spostato dietro le punte».
Cosa manca a questo Venezia per navigare in acque tranquille?
«È stato importante aver pareggiato ad Ascoli. Venivamo da due sconfitte immeritate, incassarne una terza sarebbe stato pesante anche a livello psicologico».
Sono giorni bruttissimi per Venezia. Un suo pensiero?
«Sono e siamo vicini a tutti i cittadini veneziani che sono stati colpiti da questa calamità».
Domanda secca: contento della pausa?
«Direi che è arrivata al momento giusto. Abbiamo battuto il Livorno e ci siamo allontanati dalla zona pericolo. Ieri abbiamo assistito pure all’allenamento della Nazionale e ho rivisto il mio vecchio compagno di squadra Barella. Penso positivo».