Mancini «regala» l’Italia a 200 tifosi veneziani Autografi e foto per tutti

Sorpresa piacevolissima, griffata Roberto Mancini. L’Italia, come da programma, dopo aver strapazzato la Bosnia venerdì sera, era attesa ieri al Taliercio di Mestre per una seduta di allenamento a porte chiuse, vietata sia al pubblico che alla stampa. Alla fine non è stato così, perché il colpo di scena è andato in scena in tarda mattinata. Il ct ha aperto i cancelli e permesso alle centinaia di appassionati che avevano scelto ugualmente di sfidare i divieti di entrare a contatto con gli azzurri. Fra i più richiesti Leonardo Bonucci, ma anche Nicolò Barella è stato sommerso di abbracci e di sorrisi da parte di qualche tifoso interista, così come ha spopolato un siparietto di Federico Chiesa con un tifoso arancioneroverde che gli chiedeva di firmare per il Venezia. Il fantasista ha risposto con un sorriso, dando appuntame nto simpaticam ente al momento in cui il club di Joe Tacopina conquisterà la Serie A. Il presidente ha donato a Roberto Mancini una maglia del Venezia con il numero 10 e il nome griffato sulla schiena e lo stesso ha fatto con il portiere Salvatore Sirigu, a cui è stata donata la maglia numero 39. Alessio Dionisi ha incontrato il ct, scambiando qualche parola e ricevendo anche attestati di stima che di sicuro hanno fatto molto piacere. Dopo la bella vittoria in Bosnia, dunque, un altro bagno di folla azzurro in mezzo ai 200 tifosi accorsi per l’occasione e una mattinata da ricordare. Foto, selfie e scatti hanno presto lasciato spazio a un altro appuntamento importante, un segnale tangibile lasciato dalla Figc per tendere la mano alla città dopo la situazione di grande emergenza che sta fronteggiando in questi giorni la Regina dell’Adriatico. Una rappresentanza della Nazionale italiana di calcio, formata dal presidente della FIGC Gabriele Gravina, dal capo delegazione Gianluca Vialli e dal portiere azzurro Gianluigi Donnarumma, ha deciso poi di raggiungere Piazza San Marco e di incontrare commercianti e cittadini.