Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il mercato è (quasi) pronto trasloco nel weekend Operatori, dubbi e speranze
MESTRE Sull’argine dell’Oselinno, lungo via Fapanni, nello spazio dell’isola ecologica le ruspe sono ancora in funzione, gli operai stendono il manto stradale e gli escavatori spostano cumuli si sabbia. Ma, all’interno, tra le colonne d’acciaio e sotto il tetto a travi in legno, i lavori sono conclusi e i primi operatori hanno già iniziato a prendere le misure, in attesa di traslocare nel weekend. Il nuovo mercato coperto di via Fapanni è ormai chiaramente visibile, il cantiere è agli sgoccioli e ieri pomeriggio Insula ha ufficialmente consegnato al Comune gli interni. Tra i commercianti qualcuno calcolando gli spazi si dimostrava perplesso, altri sembravano più ottimisti, incrociavano le dita per una nuova vita e nuovi clienti. Tutti concordavano su un punto fondamentale: nelle vecchie strutture non si poteva più resistere. Il nuovo complesso, che ripristina i 33 banchi e gode
di uno scenografico tetto in legno, copre duemila metri quadrati ed è costata 2,9 milioni. Qualche metro quadro è andato perso nella trasformazione, e gli operatori i cui banchi si trovano a ridosso dell’entrata principale, su piazzetta Coin, se ne sono accorti subito: «Con la colonna in mezzo e lo spazio in meno lavorare sarà complicato, si fa fatica a passare con il carro e la merce — temono i titolari di Santina Snc — ma la nuova struttura è bellissima». Qualcuno scende nel dettaglio dei banchi, specie chi ha esigenze particolari, come la pescheria Da Davide: «Tutto quel legno potrebbe assorbire, e poi sulle saracinesche mancano gli sfoghi per far uscire l’acqua, ma aspettiamo ad entrare». Qualcuno quasi si dispiace di lasciare il suo banco provvisorio in piazzetta Coin, come Michele dell’omonimo ortofrutta, che però si dimostra ottimista per il futuro: «Negli ultimi anni restavo aperto al pomeriggio quasi per niente. Oggi, davanti alle porte delle Barche faccio il quadruplo. Speriamo che il nuovo mercato ci permetta di attirare alla stessa maniera i clienti». La viabilità all’ingresso preoccupa un po’ tutti, al punto che qualcuno vorrebbe un vigile a controllarla. Il Comune, comunque, ricorda la sua disponibilità ad aggiustare in corsa. (gi. co.)