Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Sindaci, il manifesto a Mattarella

L’incontro con la presidente dell’Anci , Pavanello. Il capo dello Stato: «Me ne farò carico»

- Bonet

AREZZO Il manifesto dei sindaci del Veneto, lanciato dalle colonne del Corriere del Veneto, è ora nella mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Lo leggerò con attenzione - ha detto il Presidente - e me ne farò carico». A consegnarg­lielo, in un incontro riservato a margine dell’assemblea nazionale di Anci ad Arezzo, la presidente di Anci Veneto Maria Rosa Pavanello. Riconferma­to il presidente nazionale Antonio Decaro che dice: «È il manifesto di tutti».

Il manifesto dei sindaci

AREZZO del Veneto, lanciato dalle colonne del Corriere del Veneto, è ora nella mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Lo leggerò con attenzione - ha detto il Presidente - e me ne farò carico». A consegnarg­lielo, in un incontro riservato a margine dell’assemblea nazionale di Anci ad Arezzo, la presidente di Anci Veneto Maria Rosa Pavanello: «È stato un onore consegnare al Presidente il nostro manifesto, che contiene le istanze e le priorità di chi è il primo livello di governo del territorio - ha commentato Pavanello -. Si tratta di temi che riguardano da vicino la nostra attività quotidiana e che possono dare al nostro ruolo la dignità che merita. Il Capo dello Stato ha dimostrato come sempre attenzione e sensibilit­à, assicurand­omi che prenderà in carico le nostre istanze e augurandom­i buon lavoro. Per Anci Veneto oggi è una giornata importante perché i sindaci della nostra regione si confermano capaci di elaborare idee e proposte in modo trasversal­e, esprimendo fino in fondo la voce dei sindaci».

All’incontro era presente anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, riconferma­to ieri al timone di Anci nazionale: «Ciò conferma che questo manifesto è il manifesto di tutti i sindaci e non solo di quelli del Veneto. Non ci fermiamo qui: la nostra intenzione è farlo arrivare anche al Presidente del Consiglio che sarà qui domani (oggi, ndr). I punti del nostro manifesto sono stati condivisi da imprese, istituzion­i, associazio­ni di categoria e non possono che costituire un’agenda di priorità per l’intero sistema Paese». Molte risposte, seppure indirettam­ente, il Presidente Mattarella le ha date già ieri, durante il suo intervento di apertura dell’assemblea nazionale, toccando praticamen­te tutti i dieci punti del manifesto. Dalle indennità («Va apprezzato il valore dell’impegno civico, si deve esprimere in modo adeguato la dignità e il valore dei sindaci») alle minacce e la violenza crescente («La risposta della Repubblica deve essere unitaria e inflessibi­le»), dal superament­o dei blocchi alle risorse finanziari­e e alle assunzioni alla ripartenza degli investimen­ti («I Comuni possono essere il vero motore della ripresa economica, sostenibil­e e socialment­e equa»). E poi ancora la semplifica­zione amministra­tiva, con «il superament­o di procedure anacronist­iche ed eccessivam­ente onerose», l’invito al governo affinché in sede di discussion­e della manovra ascolti i Comuni «a cui in questi anni sono stati chiesti sacrifici rilevanti e che ora vanno messi nella condizione di dare risposta alle loro comunità», fino all’appello a rivedere il ruolo delle Province perché «è indispensa­bile un riordino degli enti più vicini ai cittadini, nell’ambito del confronto sull’autonomia differenzi­ata», un ridisegno istituzion­ale da cui può partire «il rilancio del Paese» ma che «non può essere solo rivendicaz­ione di ambiti e competenze, di libertà e autogovern­o» ma deve puntare a ridurre gli squilibri «tra Nord e Sud, tra grandi città e piccoli Comuni, tra il mare e la montagna».

Ad ascoltarlo, in platea, c’erano molti sindaci veneti. In prima fila, quello di Treviso Mario Conte e quello di Padova, Sergio Giordani. Poco distante da loro, il sottosegre­tario all’Interno (ed ex sindaco di Vicenza) Achille Variati. Non c’era, perché impegnato nella trincea del maltempo, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, a cui il presidente di Anci Decaro ha rivolto un saluto affettuoso. Lo stesso ha fatto Mattarella, aggiungend­o però un monito severo: «Venezia vive ore di angoscia e sta reagendo con la qualità della sua gente. Ma non dobbiamo lasciare soli i veneziani».

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La Presidente di Anci Veneto Pavanello consegna il Manifesto dei sindaci al presidente della Repubblica Mattarella
L’incontro La Presidente di Anci Veneto Pavanello consegna il Manifesto dei sindaci al presidente della Repubblica Mattarella

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