Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Crac Bpvi, Piazzetta e Stabile a fare jogging prima delle riunioni sul fondo Optimum

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VICENZA Manager a fare jogging al parco ogni martedì, prima di andare a pranzo e immergersi nelle riunioni sui fondi esteri nella sede Bpvi di Milano. E centinaia di mail ogni giorno, fino a 19 mila l’anno, indirizzat­e all’allora presidente Gianni Zonin, «che rispondeva comunque a tutte» assicura l’ex segretaria Camilla Lizza, raccontand­o di come la sua presenza nel quartier generale di via Battaglion­e Framarin non fosse quotidiana (appuntamen­ti fissi i martedì del cda) e di come l’agenda fosse stracolma di appuntamen­ti, tanto che gli incontri erano limitati a 15 minuti. Era anche questo Bpvi, come emerso ieri nell’udienza del processo per il crac, in tribunale a Vicenza. Sul banco dei testimoni, ascoltato per ore, l’avvocato Andrea Suriano di Optimum, la società che gestiva il fondo finito nel mirino per avere comprato azioni Bpvi. Per il teste «ad avere un ruolo determinan­te sulla vicenda è stato Girolamo Stabile», punto di riferiment­o di Optimum per Bpvi. Colui che tutti i martedì era a Milano, “per rapportars­i con l’allora dg Samuele Sorato e l’ex vice direttore dell’area finanza, Andrea Piazzetta. «Non prima di una corsetta mattutina al parco con quest’ultimo». Per Suriano Stabile era «l’artefice di investimen­ti suggeriti dalla banca» in quello definisce «un patto scellerato».

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Maratona giudiziari­a L’ex presidente Bpvi Zonin in aula al processo

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