Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Conte sposa la battaglia dei sindaci
E Variati riceve dal ministro Lamorgese la delega agli enti locali: «Riforma, la rotta è giusta»
Dopo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche il premier Giuseppe Conte, ad Arezzo per i lavori dell’assemblea nazionale di Anci, risponde al grido d’aiuto lanciato dai sindaci. Un’invocazione a cui i primi cittadini veneti hanno voluto dar corpo con un manifesto in dieci punti dalle pagine del Corriere del Veneto.
AREZZO Dopo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche il premier Giuseppe Conte, ad Arezzo per i lavori dell’assemblea nazionale di Anci, risponde al grido d’aiuto lanciato dai sindaci. Un’invocazione a cui i primi cittadini veneti capitanati dal sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello hanno voluto dar corpo con un manifesto in dieci punti lanciato dal Corriere del Veneto, consegnato nelle mani del Capo dello Stato e già trasmesso nelle scorse settimane proprio al Presidente del Consiglio dal sottosegretario all’Interno, ed ex sindaco di Vicenza, Achille Variati.
«Conosco bene le vostre richieste, mi stanno a cuore» ha detto Conte, non limitandosi però ad una sterile empatia da palco bensì inanellando poi i provvedimenti che il governo intende mettere in campo con la manovra e con altri provvedimenti per restituire ai Comuni i margini di azione necessari per rispondere alle richieste dei cittadini e ridare ai sindaci la dignità che pretendono per il proprio ruolo. «Va superata la stagione dei tagli lineari – ha scandito il premier – lo Stato non deve più fare cassa a vostro danno».
Giusto ieri, nella cornice dell’assemblea aretina, Anci ha sottoscritto un protocollo con Cassa Depositi e Prestiti ed Ifel per dare ai municipi sostegno nella progettazione e nella pianificazione dell’efficientamento energetico, del trasporto pubblico locale, dell’edilizia scolastica, della rigenerazione urbana, della gestione dei rifiuti. Settori in cui potranno essere spesi i 500 milioni stanziati dalla «norma Fraccaro», dal nome del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che l’ha ispirata, che dal 2020 diventeranno strutturali. «Allo stesso tempo – ha spiegato Conte – il ministero dell’Economia sta studiando un decreto per ridurre i tassi dei mutui accesi dai Comuni con Cdp, con parziale accollo da parte dello Stato». Nella manovra dovrebbe trovar posto una nuova norma «Sblocca cantieri» (quella precedente non ha sbloccato granché) mentre per combattere la «grave emergenza delle periferie» dal 2021 al 2034 saranno stanziati 9 miliardi, rendendo strutturale il bando periferie che l’anno scorso ha premiato diverse città venete. Sempre dal 2021 al 2034 saranno a bilancio 2 miliardi per la sicurezza delle scuole, dei ponti e dei viadotti e per i sistemi di illuminazione, mentre per 3 anni il fondo Imu e Tasi sarà integrato con 330 milioni: «Ne beneficeranno 1.400 Comuni» ha fatto di conto il premier, soprattutto medio-piccoli. Molte novità, come l’ampliamento da 3 a 5/12 degli anticipi di tesoreria o il nuovo concorso per l’assunzione di 200 segretari comunali, sono particolarmente tecniche ma sono state le più applaudite; altre, come l’aumento delle indennità per cui, ha assicurato Conte, «si stanno cercando risorse», sono invece decisamente più popolari.
Di tutto questo, comunque, si parlerà al tavolo convocato a Palazzo Chigi il 27 novembre, compresa la mastodontica riforma del Testo Unico degli Enti Locali, il Tuel, la cui delega sarà inserita nel Collegato alla manovra. Se ne occuperà Variati, a cui ieri il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha ufficializzato la delega proprio agli Enti locali: «La rotta tracciata da Conte e Lamorgese è quella giusta - commenta Variati – L’obiettivo è avviare una profonda riforma dell’architettura e del funzionamento degli enti locali nel nome della modernizzazione burocratica e della semplificazione amministrativa». Nella riscrittura del Tuel potrebbe trovare posto anche il riordino delle Province, su cui anche il Presidente Mattarella, martedì, ha invitato ad intervenire con rapidità.
Infine Venezia e le zone colpite dal maltempo: Conte ha promesso che oggi, in Consiglio dei ministri, saranno portate tutte le dichiarazioni dello stato di emergenza.