Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Investitori per S. Marco Il Don Carlo va in scena Apre il Quadri
VENEZIA Donazioni da tutto il mondo per la Basilica di San Marco. Comitati privati, associazioni e singole persone stanno manifestando l’intenzione di contribuire ai restauri. «Avevamo già lanciato l’allarme l’anno scorso, dopo l’alta marea record il mondo ha almeno capito», dice il Primo procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin confessando che ci sarebbero già imprenditori interessati a finanziare i lavori in basilica. Proprio in questi giorni stanno emergendo i danni provocati dalla marea eccezionale con tessere di mosaici sollevate e le basi delle colonne consumate. Adesso la Procuratoria di San Marco dovrà fare la conta dei danni e stilare la lista degli interventi necessari, incontrando così le numerose donazioni promesse. La città sta riprendendo, ne è prova che la prima del Don Carlo alla Fenice è salva. «La fiducia nella possibilità di “rinascere” ancora una volta, superando le difficoltà tecniche e artistiche che l’alta marea dei giorni scorsi ha comportato non è mai venuta meno nei dirigenti e nei lavoratori della Fondazione e negli artisti, anzi stata ancor più rafforzata grazie all’affetto e al sostegno dimostrati». L’acqua aveva allagato anche l’area sotterranea dei servizi, tanto che per riuscire a proseguire le prove del Don Carlo il cast e le maestranze si erano trasferite temporaneamente al teatro comunale di Treviso. E oggi per la festa della Salute il Caffè Quadri e il bistrot Quadrino, gravemente danneggiati, riapriranno in tempo di record nonostante i danni che si quantificano in centinaia di migliaia di euro. «Non abbiamo ancora una stima precisa — dice il ceo del Gruppo Raffaele Alajmo — Il Quadri è ferito ma ci stiamo riorganizzando per ripartire e questo grazie anche alla preziosa collaborazione di tutti i 75 dipendenti che in questi giorni non hanno mai smesso di adoperarsi per salvaguardare il possibile».