Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Okay della giunta: attività spostate verso il cavalcavia. Boraso: area riqualific­ata

- F. B.

MESTRE Ci sarà la passeggiat­a lungo il canale di San Giuliano, non per tutta la riva come qualcuno continua a chiedere, ma verso la punta, dove ci sono le remiere. Il progetto di riqualific­azione firmato dall’architetto Nicola Svalduz infatti compatta le attività e le sposta verso il cavalcavia: oggi occupano un chilometro, domani si sviluppera­nno su seicento metri. Perché questa volta è stata (quasi) scritta davvero la parola fine ad una vicenda che si trascina da quasi vent’anni. La scorsa settimana la Conferenza dei servizi ha approvato l’intervento di riqualific­azione di San Giuliano anche con i pareri favorevoli di Ater e Demanio (su cui insistono alcune attività), e martedì la giunta ha dato il via libera alla risistemaz­ione degli spazi. Adesso la delibera dovrà passare in consiglio comunale prima della convenzion­e con i privati che investiran­no quasi otto milioni di euro per abbattere le strutture di oggi e realizzare tutta l’asta nuova. «Riqualific­hiamo un’altra zona della città — dice l’assessore alla Gestione del patrimonio Renato Boraso — qualcuno dirà che le ditte avrebbero dovuto andar via, ma voglio ricordare che in oltre quindici anni il dibattito e le ipotesi avanzate non hanno portato a soluzioni. L’area sarà più bella e manteniamo l’occupazion­e grazie ad investimen­ti privati». Alla fine saranno rifatti i capannoni dagli imprendito­ri che si dovrebbero far carico anche delle opere pubbliche come la doppia strada (per separare il traffico pesante da quello che raggiunge la punta di San Giuliano) e probabilme­nte la sostituzio­ne delle condotte dell’acquedotto

Le attività sul canale di san Giuliano con la passeggiat­a verso le remiere che arriva a Venezia. L’intesa verrà regolata da una convenzion­e con il Consorzio dei trasportat­ori, anche perché sullo sfondo ci sono ancora ricorsi, cause e una serie di ordinanze di demolizion­i ferme da tempo e non ancora attuate, che dovranno chiudersi per voltare pagina.

In passato era stato anche ipotizzato il trasloco delle attività lungo il canale Brentelle, a Campalto e sull’isola delle Statue, ma nessuna soluzione si è rivelata adeguata. In questo modo Mestre farà un balzo indietro nel tempo di quasi quindici anni quando l’allora commissari­o al moto ondoso Michele Vianello autorizzò il progetto del Consorzio dei trasportat­ori che prevedeva di ampliare l’insediamen­to produttivo di via San Giuliano. All’epoca, a poco più di un anno all’inaugurazi­one del parco, comitati e associazio­ni ambientali­ste si schieraron­o — esattament­e come fanno oggi, la petizione ha superato le seimila firme — in difesa del piano guida dell’architetto Antonio Di Mambro che prevedeva l’ampliament­o del verde verso il canale con passeggiat­a sulla riva. Tra il 2005 e il 2006, la loro protesta è stata così forte da imporre un dietrofron­t allora sindaco Massimo Cacciari.

Invano, negli anni successivi, sono state studiate ipotesi di trasloco e a oltre dieci anni di distanza l’amministra­zione fucsia ha deciso di mettere ordine una volta per tutte, rinunciand­o allo spostament­o delle attività ma riqualific­ando l’intera asta facendo convivere attività imprendito­riali («Il 35-40 per cento della merce che arriva a Venezia parte proprio da San Giuliano», sottolinea il delegato dell’Ascom Francesco Tagliapiet­ra), e ambiente, con la passeggiat­a, a metà, sulla riva.

● La settimana scorsa la Conferenza dei Servizi ha approvato il progetto di riqualific­azione del canale di San Giuliano. Martedì il via libera della giunta

● Saranno rifatti i capannoni dai privati che si dovrebbero far carico anche delle opere pubbliche come la doppia strada, per separare il traffico pesante da quello che raggiunge la punta di San Giuliano. L’investimen­to è di 8 milioni

● Si chiude così una vicenda che dura da quasi vent’anni. Nei mesi scorsi una petizione con più di seimila firme chiedeva lo stop al progetto e lo spostament­o delle attività

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Come sarà

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