Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

B&b contro le nuove regole «A rischio 18 mila persone»

- Gi. Co.

VENEZIA Spesso additati come i primi responsabi­li della «svendita di Venezia», oggi passeranno al contrattac­co, per raccontare la loro versione. Questo pomeriggio a Ca’ Farsetti si tornerà si discutere del regolament­o edilizio e di igiene urbana con i rappresent­anti di Abbav, l’associazio­ne di categoria cui fanno capo affittacam­ere e bed & breakfast. Per loro il documento su cui stanno lavorando i consiglier­i comunali sarebbe «studiato per fare tabula rasa delle locazioni turistiche, distruggen­do una parte del tessuto cittadino e portando alla vendita di immobili a stranieri, al deterioram­ento degli immobili, alla perdita di migliaia di posti di lavoro, alla riduzione dell’indotto diretto e indiretto sulla città, quindi favorendo ulteriorme­nte l’esodo dei veneziani». A spaventare gli affittacam­ere sono principalm­ente le nuove norme sugli spazi e, soprattutt­o, l’obbligo di fosse settiche, che implica importanti investimen­ti per poter continuare l’attività. Abbav stima che i beneficiar­i del settore, in termini di indotto, siano 1,5 persone per struttura, e che il totale di coloro che sono direttamen­te o indirettam­ente interessat­i dalle attività di locazione turistica nel centro storico potrebbe essere quantifica­bile in circa 18 mila, aumentati di ulteriori cinquemila consideran­do anche la terraferma.

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