Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Assalto allo stand di Benetton «Via le aziende poco etiche»
Protesta del Lisc al Career Day. Bugliesi: il filtro c’è
VENEZIA Impronte di mani «insanguinate» sui cartelloni di presentazione, il tavolo e le sedie avvolti con nastro giallonero e coperti dal cartello «crime scene» (scena del crimine). Durante la dodicesima edizione del «Career Day» a Ca’ Foscari di ieri, evento organizzato dall’ateneo per facilitare il contatto tra aziende e studenti, lo stand espositivo del gruppo Benetton è stato chiuso da una trentina di membri del collettivo Lisc. Lo scorso anno fu boicottato quello di «Booking.com», quello prima «Costa Crociere», in un atto di protesta contro i legami dell’università con aziende che i componenti del collettivo non ritengono etici. Due ore di occupazione, cartelloni con la scritta «United crimes of Benetton» al posto dei famosi «colors» e, mentre gli studenti svolgevano i colloqui negli oltre quaranta stand presenti alla Scuola di San Giovanni Evangelista, gli attivisti chiedevano al megafono di parlare con il rettore Michele Bugliesi.
«Incontrandolo in sede
● Il è un evento che si tiene da più di dieci anni a Ca’ Foscari, per mettere in contatto le aziende e gli studenti
● Ieri mattina il collettivo Lisc ha preso d’assalto lo stand di Benetton, mentre negli anni precedenti nel mirino erano finite altre aziende come Booking e Costa Crociere centrale, gli abbiamo chiesto di estromettere aziende come Benetton da questo evento e di introdurre nella scelta delle stesse criteri etici», dichiara la portavoce Sara Monaci. Il rettore ha poi preso posizione in una nota definendo la protesta «ideologica quanto inconsistente». «La questione del “filtro etico” nei rapporti con le aziende esiste ed è concreta – commenta Bugliesi – e a Ca’ Foscari è attiva da tempo una commissione cui spetta il compito di valutare i rapporti con imprese, istituzioni e Stati nel caso in cui questi rapporti comportino finanziamenti all’università. Riguardo la contestazione, non si rileva alcun nesso di causalità o relazione tra quanto viene presunto dal collettivo Lisc a carico delle aziende verso cui si rivolge la protesta ed è nocivo per i soli studenti che avrebbero voluto avere accesso al servizio».
Oltre al rettore, anche l’azienda ha rilasciato una dichiarazione in cui si definisce «sconcertata e preoccupata» per la violenza dell’episodio: «Il nostro team di recruiting è stato aggredito verbalmente da un gruppo di presunti attivisti che ha inveito violentemente nei confronti dell’azienda con dichiarazioni offensive, anche personali - dice Benetton - Allo stesso modo sono stati imbrattati con il colore rosso sia lo stand che tutto il materiale utilizzato per lo svolgimento della giornata». Terminata la contestazione, il banchetto è stato posizionato in un’altra location per consentire ai partecipanti del «Career Day» di svolgere il proprio colloquio.