Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
L’omaggio a Giulietta del calendario Pirelli
L’anteprima di «The Cal» ambientato in gran parte nella città scaligera Star Whoopi Goldberg a cui il sindaco ha promesso la cittadinanza onoraria Donne rivoluzionarie e d’ispirazione come Emma Watson e Indya Moore L’omaggio a Shakespeare e all’amore
Come un libretto d’opera che racconta la bellezza e l’amore. Si presenta così il nuovo calendario Pirelli 2020 intitolato «Looking for Juliet», svelato ieri al Teatro Filarmonico di Verona, patria di Giulietta e scenografia del servizio fotografico, insieme a Parigi. Stella della serata l’attrice Whoopi Goldberg che si è presentata sul palco stringendo sotto braccio il libro di William Shakespeare su Romeo e Giulietta. Uno show vero e proprio con tanto di red carpet su cui hanno sfilato modelle, attrici e i vari personaggi dell’economia e delle istituzioni. La serata è stata condotta dal premio Oscar Whoopi Goldberg, recitando brani da «Romeo e Giulietta». Rapito il sindaco di Verona Federico Sboarina, che ha proposto a Whoopi la cittadinanza onoraria di Verona. L’attrice ha accettato e ha detto che «tornerà a prenderla». E il fotografo Paolo Roversi le ha dedicato una serenata in italiano. Sul red carpet alcune delle modelle immortalate nel calendario, Yara Shahidi, Mia Goth, Claire Foy e Stella Roversi (figlia del fotografo). In scena per i saluti iniziali l’amministratore delegato Marco Tronchetti Provera. Poi il cortometraggio firmato dal fotografo Paolo Roversi. Una novità in casa Pirelli, nessun italiano aveva mai impugnato la macchina fotografica nel calendario (per tutti The Cal). L’altra novità è stata abbinare agli scatti nove video-interviste. Tante quante le «Giuliette» di Roversi, con il volto di Emma Watson, Yara Shahidi, Kristen Stewart, Chris Lee, Claire Foy, Indya Moore, Mia Goth, Stella Roversi e Rosalía. «Il calendario ha sempre visto i video sul backstage. Il mio invece è un film che viaggia in parallelo con il Calendario Pirelli 2020, con il quale condivide la storia ha spiegato il fotografo Paolo Roversi, che ha interpretato il ruolo di regista -. Ho cercato di incontrare donne di diverse culture, di diversi Paesi, ognuna con una storia. Attrici, cantanti e artiste meravigliose, con talento e personalità». Emma Watson non è solo l’Hermione di Harry Potter ma attivista dei diritti delle donne, ambasciatrice delle nazioni unite e promotrice di un movimento per le vittime di molestie sessuali. Lo stesso impegno di Yara Shahidi per le iniziative di United Nation’s Girl Up mentre, nei panni di Zoey Johnson per la serie tv americana «Black-his», dal 2004 affronta i pregiudizi contro la comunità afroamericana. La prima modella transgender a sfilare nell’haute couture è stata Indya Moore, diventando (a soli 24 anni) un esempio in carne e ossa di come la bellezza stia nella diversità. Claire Foy ha lottato contro gli uomini che odiano le donne, alias Lisbeth Salander in Millennium di Stieg Larsson. Un tumore all’occhio (da cui è guarita) le ha deformato il viso all’età di 18 anni. La sua bellezza è differente. Una Giulietta gotica è Kristen Stewart, resa immortale dall’amore impossibile per un vampiro raccontato nella saga «Twilight». Nel calendario anche la cantante catalana Rosalia, l’attrice Mia Goth (già vista in «Nymphomaniac» di Lars Von Trier e in «Suspiria» di Luca Guadagnino) e Stella Roversi, figlia del fotografo e studentessa di storia dell’arte. Il calendario racconta storie di donne d’ispirazione. Come la stessa Goldberg, già immortalata da Tim Walker per l’edizione del 2018. Le curve mozzafiato che interessano, oggi, sono quelle del quoziente intellettivo.