Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Un museo su Marco Polo a due passi dalla Basilica Lido tra alberghi e golf
Piro: vogliamo rilanciare Marghera, ma servono i marginamenti
VENEZIA La loro partita più importante, la rinascita dell’Ospedale al Mare con i suoi 135 milioni di euro investiti, è ormai alle fasi conclusive. Ma ieri, durante l’inaugurazione della nuova sede sopra le Procuratie vecchie, il presidente dell’Agenzia per lo sviluppo di Venezia Beniamino Piro ha fatto il punto sul lavoro di questi primi quattro anni, da cui emerge un impegno concentrato soprattutto sul Lido, sia per nuove strutture ricettive sia per eventi di rilievo, ma non solo: in ballo ci sono anche suggerimenti importanti per l’area industriale di Porto Marghera e persino l’ipotesi di un nuovo museo in centro storico, magari addirittura in area marciana, dedicato a Marco Polo. «Il nostro compito è quello di intercettare tutti quei privati o società internazionali che hanno intenzione di investire a Venezia, e facilitare le loro proposte», ha ricordato Piro.
A chi contesta un bilancio deludente, il presidente dell’Agenzia replica ricordando come la struttura sia sorta dal nulla, tanto che solo in questi ultimi mesi è stato deciso di formare un nuovo comitato per sviluppare i piani in discussione: presieduto dall’avvocato Sandro Trevisanato, il comitato avrà tre branche, giuridica, tecnica e scientifica, ognuna composta da nomi di alto profilo a livello nazionale, per sciogliere nodi complicati sul fronte legale e impreziosire ogni progetto. A rallentare certi suggerimenti dell’Agenzia, poi, ha concorso anche la lungaggine italiana sui finanziamenti, in particolare a Marghera: «In questi quattro anni - continua il presidente - abbiamo avanzato tre diverse proposte per l’area Syndial, in zona produttiva. Sono state tutte bocciate a causa dei mancati marginamenti. Adesso però il sindaco è riuscito a ottenere 72 milioni e speriamo di poter quindi tornare alla carica anche noi». Anche se ne mancano altri 178 per finire la «muraglia». Quanto al rilancio del LIdo, Piro si dice estremamente soddisfatto. «Con l’Ospedale al Mare abbiamo avuto molte difficoltà, a partire dai vincoli sui padiglioni storici, ma grazie al supporto di Cassa depositi e prestiti e di Club Mediterranee siamo riusciti a concludere un accordo che non solo riqualificherà l’area, ma che vedrà anche la nascita della prima università del turismo - spiega - La formazione degli stessi operatori del complesso avverrà lì. Significa circa 600 nuovi posti di lavoro, senza contare l’indotto. Manca l’ultima delibera comunale, al più tardi a febbraio sarà tutto concluso». L’Agenzia ha anche lavorato ai fianchi per il recupero dell’ex palazzo del Casinò, ma resta il nodo Des Bains, ancora in sospeso. Ci sono comunque in vista novità importanti per l’area sud dell’isola: le vecchie colonie, la Morosini e Inpdap ospiteranno un ricovero per ex calciatori e un resort Marriott. Legato a doppio filo all’associazione degli sportivi «emeriti», c’è il torneo di golf. Più curioso l’altro evento sportivo che dovrebbe trovare spazio al Lido: un campionato di polo, negli spazi in disuso adiacenti all’aeroporto Nicelli, un progetto che piace all’Enac e soprattutto a Coldiretti, che potrebbe approfittarne per concentrare l’attenzione sui suoi allevamenti equini.
L’ultima freccia nella faretra di Piro è forse la più suggestiva: «Un investitore ci ha avvicinati per finanziare l’apertura di un nuovo museo incentrato sulla figura di Marco Polo - spiega - È un nome importante, che tanti stranieri conoscono e che quando arrivano a Venezia cercano, ma trovano a fatica. Stiamo quindi ragionando con i Musei Civici per una sede e un’esposizione multimediale, moderna». Lo spazio non sarà a Rialto, sopra le pescherie, dove si era già ipotizzato un uso culturale, ma forse addirittura a San Marco, ai margini della piazza.