Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Brugnaro punta sui giovani «E porte aperte a chi investe» Il bilancio del sindaco: cantieri pubblici per 540 milioni. Sì all’accordo con la Lega

- Alberto Zorzi

MESTRE «Non farò l’elenco di ciò che abbiamo fatto in questi 5 anni, per quello ci sarà la campagna elettorale», premette. Ma poi la conferenza stampa di fine anno del sindaco Luigi Brugnaro diventa un comizio «fiume» di un’ora e mezza, dopo l’ora già dedicata ad assessori e consiglier­i delegati, tra appelli accorati ai giovani («scommettet­e su questa città, dobbiamo ripartire come Milano») , ringraziam­enti a mezzo mondo (con piccola «gaffe» sui consiglier­i comunali dimenticat­i, poi rimediata) e attestati di stima per la sua giunta («la riconferme­rei tutta»). Ma anche con qualche stilettata, in particolar­e contro lo storico «nemico» Andrea Ferrazzi, senatore del Pd, e contro chi ha firmato l’appello al presidente della Repubblica contro l’abbattimen­to dell’antica Posta di piazza Barche: «E’ stata bombardata nel 1945, anche i topi sono morti di vecchiaia ironizza - Ora i rottami li buttiamo via, non li hanno ristruttur­ati per oltre 50 anni quando c’erano loro e si sono accorti ora che ci sono?».

Che lui sarà di nuovo in corsa la prossima primavera è noto da tempo. Idem che vuole la Lega con sé, tanto che non manca di citare più volte il governator­e Luca Zaia, che ha ascoltato Venezia sia sull’ospedale civile che sulla riforma delle case pubbliche: «Però chiedete a loro - spiega - Il mio patto lo farò con i cittadini». Gli assessori sono al suo fianco: «Siamo stati una squadra - dice - Hanno lavorato senza fare le primedonne». E non si tira indietro nemmeno di fronte alle questioni scomode, come quel suo recente «faremo il palasport ai Pili», cioè il terreno che fu di sua proprietà e ora è confluito nel famoso «blind trust», poco «cieco» per i detrattori, che parlano di conflitto di interessi. «Quell’area è inquinata, ma il Tar ha ribadito che non c’è l’obbligo di bonificarl­a, se non quando si costruisce - spiega il sindaco, che è anche patron della Reyer - Un palazzetto privato costa 100 milioni di euro: per me sarebbe stato un regalo alla città, poi c’è che chi come Ferrazzi parla con i soldi degli altri e dice che devo farlo sul terreno di un altro. Ma se salta il palasport il trust può fare alberghi, uffici, negozi, perché quella è un’area edificabil­e: sarebbe la solita speculazio­ne, mentre io avevo immaginato un posto anche per la vita notturna dei ragazzi».

Ai Pili Il monito: se salta il palazzetto dello sport il trust può fare uffici e alberghi

"La giunta Confermere­i tutti, hanno lavorato senza fare le primedonne

La città del futuro di Brugnaro, quella che porterà avanti se sarà eletto, ha le «porte aperte a chi vuole investire». A partire dallo stadio: «Noi la delibera l’abbiamo fatta e siamo anche pronti a rimetterci mano», afferma. «Da imprendito­re dirò sempre di venire a investire qui», promette. D’altra parte lui stesso fa i conti: «In questo momento sono in corso o in fase di avvio 540 milioni di euro di investimen­ti pubblici, ottenuti con finanziame­nti di ogni genere, con solo il Patto con Renzi», spiega il sindaco. Cita San Giuliano («fanno le manifestaz­ioni ma non togliamo niente»), Tronchetto («abbiamo tolto la casbah»), Forte Marghera («diventerà uno dei luoghi più belli»), la stazione. E non ci sta che passi la tesi per cui lui ha tagliato solo nastri di progetti avviati da altri: «Abbiamo trovato una città bloccata piena di incompiute da far paura - si accende - ora quegli stessi invece di parlare del futuro dei nostri figli vogliono solo cacciarmi».

Alla fine ammette di essere cambiato anche un po’ lui stesso. «Ho un caratterac­cio e ringrazio tutti quelli che a Ca’ Farsetti mi hanno sopportato - sorride - Ma in questi 4 anni sono diventato più riflessivo e pacato». Però sulle Municipali­tà tiene il punto: «Prima c’erano tanti doppioni, fatti solo per mettere i propri uomini: questo non tornerà».

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Sopra, il sindaco Luigi Brugnaro nel corso della conferenza stampa di ieri mattina per il bilancio di fine 2019. Sotto una grande nave a Venezia
(Foto Errebi) In municipio Sopra, il sindaco Luigi Brugnaro nel corso della conferenza stampa di ieri mattina per il bilancio di fine 2019. Sotto una grande nave a Venezia
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