Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Le indagini su velocità e sbandata

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Potrebbero essere bastati una lieve sbandata, ad alta velocità, e qualche centimetro di ghiaia. Almeno secondo le prime ipotesi che circondano la tragedia che, domenica mattina, ha travolto Scorzé, dove ha perso la vita il 45enne Inglis Libralesso. L’uomo, originario di Martellago, viaggiava sul sedile del passeggero di una Volkswagen Golf condotta da un 34enne veneziano. L’auto viaggiava lungo via Tito Speri, intorno alle 11, quando per motivi ancora da chiarire è uscita di strada ed ha impattato contro un albero, finendo per spezzarsi a metà. In quel disastro di lamiere anche il veneziano è rimasto gravemente ferito, ma per Libralesso non c’è stato nulla da fare. I test tossicolog­ici sul conducente sono in attesa di esiti, ma non sembra che il 34enne apparisse in stato alterato al momento dell’incidente; più probabile, invece, che la Golf corresse un po’ troppo e che, per un istante, una delle ruote anteriori sia finita fuori dall’asfalto della carreggiat­a, a «pattinare» sulla ghiaia. L’albero, incontrato immediatam­ente dopo, avrebbe fatto il resto. Il guidatore è stato indagato per omicidio stradale dal pm Elisabetta Spigarelli, come da prassi, in attesa di una perizia sulla dinamica, sulla velocità e sulla stessa vettura, che si è divisa in due in maniera inquietant­e per gli standard di sicurezza odierni. Martellago intanto piange Inglis, in attesa di conoscere la data dei funerali: padre da appena quattro mesi, appassiona­to di calcio — e dei colori bianconeri — e di auto d’epoca, l’uomo era socio di una vendita all’ingrosso di componenti e accessori per auto. I vicini e gli amici lo ricordano sorridente e disponibil­e e ancora faticano a credere alla sua scomparsa. (gi. co.)

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