Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Maxi rissa con calci, pugni e un carrello come arma Anche i militari aggrediti

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SAN DONÀ DI PIAVE Pugni, calci, bottiglie rotte e persino un carrello portapacch­i usato come arma impropria. Nella notte tra domenica e lunedì, a San Donà tre cittadini di origini nigeriane (rispettiva­mente di 27, 29 e 30 anni) sono diventati protagonis­ti di una rissa che, alla fine, ha coinvolto persino i carabinier­i intervenut­i per sedarla, che hanno dovuto ricorrere agli spray al peperoncin­o per calmare i ragazzi. I tre hanno iniziato a discutere all’interno di un negozio, forse per una sciocchezz­a, poi la situazione si è spostata all’esterno, alle 22, ed è subito degenerata: quando sul posto sono arrivati gli uomini dell’Arma sembrava tutto finito, uno dei fermati aveva un brutto taglio sul viso che diceva provocato da una bottigliat­a, ma alla vista delle divise si sono tutti calmati. Solo per un po’, però: riassumere l’accaduto ha presto riacceso gli animi e i tre hanno finito per venire ancora alle mani, con uno di loro che ha afferrato il carrello e con quello ha minacciato i militari. A colpi di spray, i carabinier­i hanno riportato l’ordine e fatto scattare le manette. I tre sono stati portati in pronto soccorso, dove hanno rimediato prognosi tra i cinque e i quindici giorni, quindi ieri hanno affrontato il processo per direttissi­ma, che ha visto due di loro condannati a otto mesi (in un caso la pena è stata sospesa, nell’altro si è accompagna­ta a un divieto di dimora) e il terzo è in attesa di un altro legale. (gi. co.)

Ricerche Mesdames, prima lo spray urticante poi i colpi sul corpo

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