Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Il tricolore in Laguna E l’ascesa in Eurocup
8,5 Società Il 2019 ha portato in bacheca un altro scudetto, dopo quello vinto nel 2017. La Reyer è entrata di diritto tra le grandi del campionato, non più solo per la solidità economica che può vantare, ma anche per i risultati ottenuti.
8 De Raffaele Confermatissimo sulla panchina reyerina fino al 2023, il tecnico livornese ha saputo plasmare un altro gruppo vincente. Le qualità individuali dei singoli a servizio del gruppo: questa la filosofia premiata dallo scudetto numero due della sua carriera.
7 Haynes Una stagione di alti e bassi, ma chiusa in crescendo. La sua leadership si è rivelata fondamentale soprattutto nelle partite dei playoff e, forse, la sua assenza nella stagione in corso pesa più del previsto.
6,5 Stone Nel 2019 non ha probabilmente brillato come nella sua prima stagione in orogranata. Ma la sua atipicità è funzionale ai giochi di De Raffaele: avere un play che conquista almeno 5 rimbalzi a partita è un lusso che ripaga. 7 De Nicolao Un’annata da incorniciare per il play di Camposampiero, entrato in punta di piedi nelle rotazioni di coach De Raffaele fino a conquistare fiducia e minutaggio. Adesso in campo ci sta non meno di 20 minuti e non è mai nel garbage time.
6,5 Tonut Agrodolce il 2019 della guardia reyerina: l’aver vinto da protagonista lo scudetto a giugno non è bastato a convincere il ct della Nazionale Meo Sacchetti a convocarlo ai ultimi Mondiali in Cina. La Reyer in estate lo promuove guardia titolare, ora è chiamato a confermarsi.
8 Bramos Non esisterebbero gli scudetti reyerini senza il greco. I 22 punti segnati in gara 7 contro Sassari sono il sigillo di un altro campionato giocato ad altissimo livello. Con la nuova stagione, poi, è arrivata anche la fascia di capitano a suggellare un rapporto sempre più intenso con squadra, società e tifosi. 7,5 Daye Il giocatore più talentuoso dell’intero roster, più “problematico”, ma alla fine decisivo. Discontinuo e poco incline al sacrificio in difesa, nel corso del 2019 ha assaporato il gusto amaro dell’esclusione per scelta tecnica. Ma da lì ha compreso quale fosse davvero il suo ruolo dentro la Reyer ed è diventato indiscusso protagonista dei play off scudetto.
6 Vidmar Lo sloveno ha fatto quanto richiestogli, garantendo presenza in area, qualche punto sotto canestro (raramente in doppia cifra quest’anno) e rimbalzi. Quel che non c’è nelle statistiche sono le marcature sugli avversari di pari peso: un dettaglio fondamentale per una squadra arrivata fino allo scudetto.
8 Watt Dodici mesi giocati ad altissimo livello, praticamente sempre in doppia cifra. Ha risolto partite da solo, con le sue giocate vicino ai tabelloni e con tiri decisivi, come quello allo scadere con Sassari dello scorso novembre.