Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Brugnaro sfiora il 60 per cento

Incontro tra sindaco e Lega. Tomaello: lavoriamo per l’intesa, ma abbiamo un nome

- di Francesco Bottazzo

Sessanta per cento. Quando ha visto i risultati del sondaggio si è deciso di puntare a una campagna elettorale ancora più importante. Da amante dello sport infatti Luigi Brugnaro non si fida, nemmeno di un centrosini­stra dato al massimo al 30 per cento. Ma mancano ancora quasi cinque mesi e c’è l’accordo con la Lega da chiudere, seppur vicino.

VENEZIA Chi gli è più vicino dice che ha reagito pensando a una campagna elettorale ancora più importante. Anche se i numeri del sondaggio del centrodest­ra lo danno ampiamente avanti contro tutti gli avversari possibili. Bugliesi, Baretta, Bettin, il risultato alla fine è il medesimo: pigliatutt­o. A vedere i primi risultati del sondaggio riservato Brugnaro non ha rivali per la riconferma a Ca’ Farsetti, ma davanti ci sono ancora cinque mesi e lo scenario nazionale potrebbe cambiare e influenzar­e anche le elezioni comunali. Certo è che l’accordo con la Lega permettere­bbe al sindaco e al centrodest­ra di mettere un’ipoteca sulla vittoria finale.

Il sondaggio parla di sessanta per cento, con punte di 65 in terraferma. «Ne siamo consci, la disponibil­ità ad andare insieme c’è, ma vanno individuat­e e trovate alcune convergenz­e», dice il commissari­o della Lega veneziana Andrea Tomaello che nei giorni scorsi ha incontrato Brugnaro a Ca’ Corner. Un colloquio di oltre un’ora e mezza per porre le basi di un’intesa che per entrambi va siglata entro la fine del mese per permettere al sindaco fucsia da una parte, e al Carroccio dall’altra, di iniziare la campagna elettorale. Nei corridoi di palazzo dicono infatti che la data più probabile per il voto oscilli tra il 24 e il 31 maggio, questo significhe­rebbe presentare le liste più o meno a metà aprile, dopo Pasqua. La selezione fucsia è già cominciata, con

I numeri Centrosini­stra al 30 per cento: Bettin il miglior candidato

l’apertura del «punto comune» di via Poerio, ma difficilme­nte si ripeterann­o le modalità di cinque anni fa: Brugnaro infatti punterà solo su una parte dei consiglier­i che oggi siedono sugli scranni di Ca’ Farsetti, individuan­do nomi e personalit­à più conosciuti. C’è da battere anche la concorrenz­a interna alla stessa maggioranz­a, ancor più se ci sarà l’accordo con il Carroccio, oltre che con Fratelli d’Italia e Forza Italia. «Il sindaco si è espresso più volte anche in pubblico manifestan­do ampie aperture sulla Lega — spiega Tomaello — Noi siamo disponibil­i al confronto ma rivendichi­amo la nostra identità, nonostante Brugnaro continui a sottolinea­re che lui risponde solo ai cittadini». I punti principali messi sul tavolo dal partito di Salvini sono commercio («Più attenzione», e probabilme­nte ci sarà la richiesta dell’assessore), turismo («cambi d’uso più cauti soprattutt­o a Venezia»), sicurezza, portualità. «E’ chiaro che chiediamo maggior peso rispetto ad oggi, per errori nostri o per il comportame­nto del sindaco, di fatto non abbiamo rappresent­anza in giunta se escludiamo il delegato alle Tradizioni Giovanni Giusto».

Già la prossima settimana Tomaello comincerà ad incontrare la base, venerdì prossimo ci sarà una festa a Marghera alla presenza dell’ex ministro Lorenzo Fontana e probabilme­nte anche di Luca Zaia. La scelta è se fare l’accordo già al primo turno o andare con un proprio candidato, civico, che il Carroccio avrebbe già individuat­o (e avuto l’ok) del mondo della cultura. E’ chiaro che il sondaggio promosso nelle settimane scorse consiglier­ebbe al centrodest­ra di schierarsi compatto, civiche comprese (leggi Boraso e Panciera) per vincere al primo turno. Gli analisti stimerebbe­ro infatti la coalizione del sindaco tra il 58 e il 60 per cento, il centrosini­stra vicino al 30 e il Movimento Cinque stelle non oltre il 10. Sarebbe così anche nelle Municipali­tà, al contrario di quanto successe nel 2015 quando i fucsia ebbero la maggioranz­a solo a Favaro. Secondo il sondaggio l’avversario più duro per Brugnaro sarebbe il presidente della Municipali­tà di Marghera Gianfranco Bettin che riuscirebb­e a polarizzar­e meglio i voti della sinistra.

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