Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Sulle piste test antidroga ed etilometri
BELLUNO La prima attività dell’anno, condotta il 6 gennaio a Falcade, ha incastrato un sedicenne abruzzese in possesso di marijuana (un grammo) sulle piste. La quantità, sia pure ridotta, non è sfuggita all’unità cinofila di Torreglia trasferita temporaneamente in alta quota. Per il giovane è scattata la denuncia. Un caso eccezionale? Non esattamente, a sentire il comandante provinciale dei carabinieri di Belluno, maggiore Emanuela Cervellera: dopo una sostanziale «pausa» seguita alle feste di Natale i controlli riprenderanno diffusamente da fine mese, quando le «settimane bianche» segneranno il tutto esaurito in montagna. I militari sorveglieranno le piste, con squadre di carabinieri sciatori, e le strade. E saranno muniti di etilometro per garantire la sicurezza di turisti e residenti. «Il nostro obiettivo è la piena incolumità di chi scia e di chi guida - spiega il maggiore Cervellera -, anche considerata la presenza di famiglie con bambini». Nel Bellunese saranno impiegati due unità di soccorso e quattro pattuglie per ciascuno dei cinque comprensori sciistici, ossia Falcade, Zoldo, Cortina, Arabba e Alleghe. E gli etilometri, oltreché lungo le strade (specie dopo la strage in Alto Adige, con i sette giovani investiti e uccisi), saranno impiegati anche in pista. «Controlleremo la velocità e le condizioni di chi scia. Solitamente i più problematici sono gli stranieri, che giungeranno in massa», aggiunge Cervellera. Il parametro sarà lo stesso utilizzato in strada. E costituirà una sorta di prova generale in vista dei Mondiali 2021, quando le Dolomiti saranno - si presume prese ancora più d’assalto dai turisti. (s.ben.)