Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Marea: 70 milioni di richieste Pellestrina, misure straordinarie
Il termine scade a gennaio. Nell’isola piani terra delle case alzati fino a 130 centimetri
Acqua alta, il conto dei cittadini sale ancora. A due mesi dalla marea eccezionale del 12 novembre, le domande di rimborso sono arrivate a quota 5.736 per un totale di 68 milioni e 242 mila euro: sono quasi raddoppiate rispetto a metà dicembre e c’è tempo fino al 30 gennaio per fare domanda. I numeri sono stati spiegati dal sindaco Luigi Brugnaro, ieri all’assemblea pubblica a Pellestrina.
Delle 5.736 domande, 2636 sono state presentate dalle imprese (sopratutto artigiani e commercianti) e 3100 dai privati. Le aziende hanno presentato un conto di 47 milioni e 575 mila euro (29 milioni in categoria «c» cioè entro i 20 milioni di danni e 18 milioni in categoria «e» per importi superiori). Per i privati si parla di 20 milioni e 667 mila euro totali e, al contrario delle imprese, le richieste maggiori sono arrivate da chi ha perso davvero tutto: 12 milioni e 861 mila euro in categoria «e» contro i 7 milioni e 805 mila della «c» (fino a 5 mila euro di danni). «Non ci sarà nessun’altra deroga sulla scadenza delle domande, fissata alle 24 del 30 gennaio – dice Brugnaro – Conto come commissario di mandare a Roma gli elenchi entro il 15 febbraio. Poi, spero di avere una risposta per le domande “c” entro 60 giorni». La scadenza per presentare le perizie asseverate rimane confermata al 30 aprile, mentre si aspetta ancora dal governo un aggiornamento su stanziamenti e percentuali per gli importi maggiori.
Di pari passo vanno avanti le iniziative anche delle categorie, Confartigianato — che ha già inoltrato 345 richieste di rimborso — ha realizzato un video promozionale da 70 mila visualizzazioni e domani definirà il contributo del principe Emanuele Filiberto a sostegno di Venezia.
Pellestrina, da sola, ha preisole sentato domande per un ammontare di 3 milioni e 58 mila euro e ieri il sindaco ha di nuovo garantito che ci saranno interventi sul muretto di protezione dalla laguna, per alzarne la quota e impermeabilizzarlo e resistere meglio alle mareggiate e per ripristinare la piena funzionalità delle pompe.
Non solo danni. La giunta di ieri, che si è riunita al Lido, ha approvato una delibera per un processo di adeguamento e ammodernamento per le abitazioni delle isole, che sono state tra le più colpite dalla marea. Nello specifico, si tratta dell’adozione della variante al Piano degli Interventi per la semplificazione e la flessibilità degli interventi edilizi nelle di Burano, Mazzorbo e Torcello e della variante per Pellestrina. Obiettivo favorire la residenza, ad esempio consentendo a due case adiacenti di collegarsi a tutti i piani, autorizzando la costruzione di scale diverse rispetto alle esistenti, o la divisione di abitazioni in più unità immobiliari, con la possibilità di realizzare scale interne agli appartamenti. Importanti le modifiche pensate per far fronte all’acqua alta, come l’aumento della quota dei pavimenti dei piani terra fino a 130 centimetri dallo zero mareografico di Punta della Salute, con conseguente adeguamento dei solai dei piani superiori (sempre con il placet della Sovrintendenza). Per Pellestrina si prevede anche la trasformazione di aree dismesse attraverso la nautica da diporto e la creazione di strutture per l’ittiturismo. «Delle 45 proposte di intervento arrivate per Pellestrina e 5 per Burano, Mazzorbo e Torcello, 35 con queste varianti avrebbero attuazione immediata» commenta Brugnaro. Le proposte erano state raccolte con l’Avviso pubblico dell’ottobre 2016. Ora le delibere, prima del voto in Consiglio, dovranno passare attraverso la commissione consiliare competente.
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Brugnaro Non ci sarà nessun’altra deroga. Il 15 febbraio tutto a Roma