Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Centrosinistra, primo summit E Martini presenta la squadra
Consiglieri di municipalità, docenti, giovani. Candidati M5s ascoltati a Roma
VENEZIA Il lancio della candidatura, lo scorso maggio, era una mossa «per smuovere le acque, per spingere il Partito Democratico verso le primarie». Ora, a una manciata di mesi dalle urne, Giovanni Andrea Martini, presidente pd della Municipalità di Venezia, fa sul serio: ieri ha presentato obiettivi e nomi della sua proposta per Venezia, sullo sfondo, una mano aperta e colorata, simbolo della lista «Tutta la città insieme», che evoca i cinque punti del programma: cittadinanza, economia, sicurezza e legalità, trasporti e mobilità, ambiente. Martini ha scelto per il suo lancio il giorno prima del primo tavolo vero del centrosinistra con tutti i partiti e i movimenti che si incontrano oggi per cominciare a parlare di percorso, primarie, candidati. «Mi sono confrontato con il segretario — dice Martini — ha ribadito che l’idea è quella di un candidato esterno al Pd, civico. A me non sarebbe dispiaciuta neppure la capogruppo in consiglio comunale, Monica Sambo». Per lei è partita una raccolta firme, arrivata già a una quarantina di mondi tutti diversi. «Abbiamo dato la nostra disponibilità a trovare un nome terzo, certo se tutti fossero d’accordo su Monica, ben volentieri», dice il segretario comunale Giorgio Dodi. Quando dice tutti intende i protagonisti del tavolo di oggi: tutti i partiti del centrosinistra, movimenti, associazioni. Non ci sarà il Movimento 5 Stelle, che sta facendo il suo percorso autonomo. I due autocandidati, Sara Visman e Andrea Grigoletto sono stati ascoltati a Roma sabato nel primo incontro con i vertici m5s.
Un nome civico appoggiato dalla lista del Pd va bene, ma il contrario preoccupa Dodi: «Ora i nomi di Martini li considero semplici sostenitori, se depositerà una vera lista, però, la sua iscrizione al partito decadrà».
Il presidente della Municipalità ieri ha presentato la
squadra che domani potrebbe formare la lista: dai consiglieri di Municipalità Renzo Busetto, Paolo Sambo, Simona Vio e Riccardo Stellon fino agli studiosi e attivisti come Sergio Pascolo, Franco Migliorini, Filippo Ranchio, Manfredo Manfroi, Ida Ossi, Elisabetta Tiveron, Carlo Bordignon, Angelo Pistilli, Sandro Picchiolutto, passando per docenti e operatori culturali quali Elisabetta Lombardi, Roberto Zuliani, Andrea Viaro, Giorgio Leandro, Paola Magnani, Cristina Battain e Ilaria Sainato; dalle associazioni arrivano Daria Zennaro, Michele Schiavon, Mariangela Corradini, mentre per parlare di verde ci saranno Martina Cioffi, Marco Rosa Salva, Sabrina Scarpa e Alessandra Bardelle; ultimi, i giovanissimi: Carlos Ruzzene, Tobia Teardo, Sofia Girardi, persino il 17enne Jorge Ruiz Molina, che ha dovuto ottenere il permesso dei genitori. Mancano all’appello gli attivisti di «Un’altra città è possibile». «Hanno condiviso tanto percorso cn noi — dice Martini — ora sono rimasti indietro, impegnati con la loro organizzazione interna, magari ci rincontreremo a metà strada». O anche prima: il 20 gennaio, in occasione del comitatone, Martini e i suoi saranno a Roma.