Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Fondazione Venezia, ipotesi deroga per Brunello
Il presidente scade e non potrebbe ricandidarsi. M9, l’elogio del Guardian: tra i 12 migliori musei
MESTRE È uno dei dodici migliori musei d’Europa secondo i lettori del quotidiano britannico: l’M9 conquista un posto nella classifica del Guardian. La recensione firmata dal «tripster» Steve Basset recita: «Un approccio diverso all’Italia. M9 ci porta sulle montagne russe che è stata l’Italia del Ventesimo secolo. Display interattivi ci connettono con i cambiamenti politici, economici e sociali, dalle guerre mondiali all’Unione Europea, dalla miseria al boom economico, dall’emigrazione all’immigrazione. È un’Italia sconosciuta a molti che offre una comprensione più ricca di ciò che la rende un paese così affascinante».
Il riconoscimento arriva alla vigilia di mesi forieri di grandi cambiamenti e la tempistica è scandita dalla presentazione tra fine febbraio e inizio marzo del rapporto dell’advisor Andrea Dossi per la
DgMm Consulting di Milano per rendere più efficiente la gestione; dal rinnovo della carica del presidente in primavera e, a chiusura della triangolazione, dalle elezioni politiche nella tarda primavera a Venezia, in città e in Regione.
L’advisor nei prossimi giorni sentirà i componenti del Consiglio di Fondazione sull’efficacia del modello gestionale che vede una Fondazione M9 col direttore del museo Marco Biscione e una struttura M9 distretto con la diarchia tra il segretario generale Stefano Sernia e l’altro a Edmondo Pasquetti. Nei giorni scorsi è stato audito l’ex amministratore di Polymnia Valerio Zingarelli, che ha portato M9 all’apertura e conosce a menadito i conti dell’operazione. Troppi galli a cantare e non fa mai giorno, dice il vecchio detto. Ed è proprio quanto in consiglio generale di Fondazione di Venezia molti dicono a proposito della governance di un museo che piace ma stenta a decollare. Il presidente Giampietro Brunello ha portato M9 all’apertura, va a scadenza e non potrà ricandidarsi perché ha già svolto anche un mandato da consigliere, a meno che dall’associazione delle fondazioni bancarie Acri non arrivi una deroga. Una sua riconferma sarebbe gradita al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e certamente non invisa ai consiglieri Carlo Boffi, Giuseppe Fedalto, Paolo Roberto Risotti, e in cda, a
Carlo Nordio o Vincenzo Marinese. La vicenda della sfilata delle Miss Italia, la circostanza che una cena aziendale sia stata tenuta al terzo piano dell’M9 alla vigilia dell’allestimento della mostra Lunar City, le scelte per M9 distretto stanno orientando la maggioranza dei consiglieri. Non c’è un programma alternativo, candidatura o altro che preluda ad un cambio della guardia ma i nomi che emergono per una eventuale successione sono ricorrenti: Paolo Costa e Michele Bugliesi, rettore di Ca’ Foscari che è anche candidato sindaco in pectore del centrosinistra contro Luigi Brugnaro.
Rinnovo Tra i papabili circolano i nomi di Costa e Bugliesi ma il cambio al vertice è poco probabile