Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Pedofilia, il pm si prepara a interrogare il sacerdote
PADOVA.Già oggi don Marino Ruggero, il prete allontanato dalla parrocchia di San Lorenzo di Albignasego per il «mancato rispetto del celibato» (questa l’accusa della Curia) potrebbe essere sentito dal pm di Padova, Roberto Piccione, che ha ereditato il fascicolo sui preti pedofili annunciati da don Marino, e che già si era occupato di don Andrea Contin, che nel dicembre del 2016 diede scandalo per le sue relazioni sessuali piuttosto irruente. Casi di diversa caratura, ovviamente. Ma quando circola la notizia di un reato in cui le vittime sono i bambini, la procura non può non sentire chi sostiene di saperne qualcosa. Per questo don Marino verrà convocato dal pm.
Al momento il fascicolo che si trova sul tavolo del magistrato è scarno. Dentro ci sono solo due segnalazioni da parte dei carabinieri: una sugli articoli in cui don Marino afferma di sapere cose che la Curia avrebbe nascosto, l’altra è la trascrizione di una telefonata fatta dai carabinieri al parroco, che ora si trova in un luogo riparato dai riflettori, in cui sono gli stessi carabinieri a chiedergli conferma delle sue affermazioni e i nomi degli aggressori. Don Marino avrebbe confermato di essere in possesso di queste informazioni ma sui nomi è rimasto in silenzio.
Alla luce di tutto, ci sono due possibili scenari: o don Marino ha assunto queste informazioni durante il sacramento della confessione e quindi potrebbe rifiutarsi di indicare il «peccatore» (rischiando l’accusa di favoreggiamento) o le parole del prete sono una velata vendetta nei confronti della Curia.