Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Aggredito con il coltello in casa il gestore del Playboy di Abano «Sì, ho visto la morte in faccia»

- Andrea Pistore

SACCOLONGO «Quello che mi resta? La sensazione di aver sentito la morte addosso quando mi hanno puntato il coltello alla gola». È ancora sotto choc Mirko Bellotti, a poche ore dalla feroce rapina che ha subito e su cui stanno indagando i carabinier­i della compagnia di Padova, quando decide di raccontare i terribili minuti vissuti ieri mattina, alle 4.15. Bellotti, 51 anni, noto volto della movida alle Terme, gestisce ad Abano il locale di lap-dance Playboy Club. L’altra notte, dopo aver atteso che tutti i clienti fossero usciti, si è fatto accompagna­re verso la sua abitazione. Vive in uno dei luoghi più «cool» della provincia, il residence La Montecchia, tra Saccolongo e Selvazzano, dove abita con la fidanzata in un mini appartamen­to in affitto. «Mi ha portato a casa un amico - spiega -. Ho aperto il primo cancellett­o che dà sulla strada, poi ho fatto i pochi metri che conducono al portone di accesso alla hall della palazzina e in quel breve tratto mi sono saltati addosso in tre. Probabilme­nte erano nascosti dietro alla siepe».

Per il manager della notte è iniziato l’incubo, con i banditi che gli legano le mani col nastro adesivo, gli tappano la bocca con lo scotch e, con i volti coperti dai passamonta­gna, gli rubano i tremila euro di incasso della serata che aveva in un borsello. «Erano di sicuro due romeni e un albanese - prosegue -. Come faccio a saperlo? L’ho capito dall’accento, dato che tra di loro parlavano in italiano e ormai li so riconoscer­e, anche se nel circolo che gestisco, per scelta della proprietà, non facciamo entrare persone di queste nazionalit­à. Loro non sapevano quale fosse il mio appartamen­to e li ho portati in casa, dove stava dormendo, al piano superiore, la mia fidanzata. Mi hanno buttato sul divano, legato i piedi e uno dei tre mi ha intimato: “Dicci dov’è la cassaforte, dacci gli altri soldi altrimenti il capo si arrabbia e finirai molto male”. Chi guidava la spedizione era l’albanese. Fortunatam­ente la mia ragazza ha capito ciò che stava succedendo, si è chiusa in camera e ha iniziato a urlare».

Stando al resoconto dell’uomo, in quel momento i malviventi l’hanno lasciato solo sul divano, salendo al piano superiore attirati dalle urla della donna, che intanto ha avvertito le forze dell’ordine. «Sono riuscito a liberarmi e mi sono ferito anche a una gamba, sono scappato fuori, ho fatto il giro e ho chiesto aiuto a un vicino. Loro hanno fatto razzia di tutto, mi hanno preso l’anello di mio papà e la bigiotteri­a del mio amore. Sentendo la chiamata al 112 hanno deciso di andarsene. Per fortuna in pochi minuti sono arrivati i carabinier­i». Ora toccherà ai militari chiarire tutti i dettagli della vicenda e dare un’identità agli aggressori.

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Mirko Bellotti, 51 anni, gestore del Playboy Club di Abano mentre racconta la rapina
Aggredito Mirko Bellotti, 51 anni, gestore del Playboy Club di Abano mentre racconta la rapina

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