Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ufficio Gip i cancellieri chiedono tutti il trasferimento
«Il sottoscritto personale chiede di essere trasferito ad altro ufficio in quanto la situazione lavorativa, già grave in precedenza per la nota carenza di personale, è ora divenuta insostenibile». Tre righe e venti firme. Così i dipendenti della sezione Gip del Tribunale di Venezia hanno deciso ieri di far sentire nuovamente la propria voce di fronte a una situazione che il loro rappresentante sindacale Sandro Giugie definisce «drammatica». Nella lettera inviata al presidente del Tribunale Salvatore Laganà, a quello della sezione Gip Luca Marini, al dirigente Giampaolo Berto e al direttore amministrativo della sezione Francesca Merloni, cancellieri e assistenti spiegano infatti che la richiesta di integrazione del personale viene avanzata «al fine di salvaguardare la salute fisica e psichica». «L’organico non è stato aggiornato per cui risulta inadeguato rispetto al carico di lavoro – sostiene Giugie - Da poco sono andati in pensione tre colleghi e altri lo faranno a breve e non ci risultano in previsione delle sostituzioni».
La richiesta di trasferimento di massa, come chiarisce il portavoce dei dipendenti «è una provocazione». Un gesto simbolico «per dire che la pressione a cui siamo sottoposti è molto alta», continua Giugie. «Nel 2019 abbiamo gestito le pratiche di oltre 11 mila fascicoli e la sezione Gip lavora su procedure che vanno espletate in termini ordinatori – riprende il rappresentante con modifiche di misure cautelari, detenuti che chiedono una visita o magari di poter parlare con il figlio. Se sbagliamo qualcosa rischiamo sanzioni disciplinari, omissione di atti d’ufficio o responsabilità contabili». Lo scorso 31 dicembre, in conseguenza della carenza di organico della cancelleria, il presidente Laganà ha disposto «in via eccezionale e temporanea» la riduzione dell’orario di apertura degli uffici al pubblico fino al 31 marzo. «Chiediamo settimanalmente di poter avere nuovi cancellieri e assistenti ma al momento siamo rimasti inascoltati — conferma il giudice Luca Marini — I nostri uffici lavorano sempre con le urgenze-emergenze – prosegue il presidente della sezione - Proprio in questi giorni abbiamo chiesto una nuova integrazione perché andranno in udienza vicende importanti legate alle presunte infiltrazioni di ‘Ndrangheta e Camorra in Veneto ed è necessario poter contare su cancellieri esperti, adatti a seguire adempimenti complessi». Lunedì l’assemblea delle Rsu.