Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Morti sulle strade, fiaccole contro la strage

- Gi.Co.

MUSILE DI PIAVE A metà luglio è toccato a Riccardo, Eleonora, Giovanni e Leonardo, tutti poco più che ventenni, finiti fuori strada e morti sul colpo. Dopo di loro è stata la volta di Brian, Anya, Giulia e Matteo fino a Sara, ultima vittima delle strade del Veneziano. Giovani, entusiasti della vita, studenti o già lavoratori, artisti, amici. Una strage continua, silenziosa se non fosse per le lacrime e i singhiozzi dei genitori, dei fratelli, degli amici.

Domani, alle 20.30, centinaia di persone marceranno dal municipio di Musile a quello di San Donà di Piave: per ricordare i tanti ragazzi morti e per gridare «Basta».

Solo negli ultimi sei mesi i morti sull’asfalto delle strade veneziane sono stati 46: undici di loro avevano meno di 30 anni. La fiaccolata, intitolata «Luci sulla buona strada» è tutta sintetizza­ta nella sua locandina, un foglio bianco dove i nomi dei famigliari e degli amici delle vittime sono disposti come una candela e quelli dei giovani che non ce l’hanno fatta, scritti in rosso, ne rappresent­ano la fiamma. «Qualche nome forse manca, ma l’evento è dedicato a tutti - ribadisce Romina Ceccato, madre di Riccardo Laugeni e una delle organizzat­rici della fiaccolata - Questo è comunque solo il primo passo: stiamo mettendo in piedi una piccola associazio­ne, vogliamo entrare nei locali, nelle scuole e fare sensibiliz­zazione. Ma anche offrire uno spazio di sostegno a chi sta passando l’inferno dopo aver perso qualcuno». Il dramma delle quattro famiglie spezzate dall’incidente di luglio ha colpito nel profondo il territorio tra Jesolo e San Donà, non stupisce quindi che domani siano attesi anche i sindaci: Silvia Susanna, per Musile, assieme al vicegovern­atore Gianluca Forcolin; con la torcia in mano ma forse senza fascia tricolore, «per lasciare che parlino i ragazzi», spiega il primo cittadino sandonates­e, Andrea Cereser: «Sono loro, gli amici e i compagni di Riccardo, Eleonora, Leonardo e Giovanni, i primi ad aver voluto organizzar­e questa marcia. Ed è ai loro coetani che è più importante parlare, anche perché ogni giovane vita spezzata è un doppio dolore». Dello stesso avviso anche Valerio Zoggia, sindaco di Jesolo: «Il 2019 ha preteso un sacrificio pesantissi­mo in termini di vittime della strada, in tutto il territorio, ecco perché è importante insistere sulla sensibiliz­zazione a tutti i livelli». Se infatti la vicenda dei quattro di Musile ha toccato il cuore di molti, non ha purtroppo migliorato le statistich­e: da quel giorno ad oggi si contano almeno 38 incidenti mortali nelle strade della provincia, a cui si sommano altri cinque schianti fatali che hanno coinvolto veneziani che guidavano altrove. In totale hanno perso la vita almeno 46 persone, di cui 19 prima di compiere 40 anni. L’incidente del 13 luglio non è neppure stato l’ultimo a coinvolger­e così tanti ragazzi: solo il 15 dicembre, sempre nel Sandonates­e, sono rimasti uccisi in un frontale un ventenne, una 25enne e la sua amica di 24 anni. L’ultima croce, invece, è di appena una settimana fa: un’uscita di strada fatale, a Portogruar­o.

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Oggi alle 17.30 fiaccolata dal municipio di Musile a quello di San Donà
Luci sulla buona strada Oggi alle 17.30 fiaccolata dal municipio di Musile a quello di San Donà

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