Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Mirano, incendio a scuola: è doloso
Armadietto in fiamme all’Otto marzo, paura in classe. Episodio simile tre mesi fa
MIRANO Il fumo ha cominciato a fuoriuscire dall’armadietto. In un attimo è stato il panico: è scattato l’allarme antincendio e l’intero istituto è stato evacuato. Per un momento tutti hanno pensato al rischio che accadesse di nuovo quanto successo tre mesi fa, quando ci fu una vera e propria esplosione all’interno della scuola. Ma stavolta non è stato così, il personale ha domato le fiamme utilizzando gli estintori. I vigili hanno scoperto che le fiamme erano dolose.
MIRANO L’odore di bruciato si è sprigionato nell’aria, il fumo ha cominciato a fuoriuscire dall’armadietto. In un attimo è stato il panico: è scattato l’allarme antincendio e l’intero istituto è stato evacuato. Per un momento tutti hanno pensato al rischio che accadesse di nuovo quanto successo qualche mese fa, quando ci fu una vera e propria esplosione all’interno della scuola. Ma stavolta non è stato così, il personale ha domato le fiamme utilizzando gli estintori. Se il precedente episodio era stato un incidente, non si può dire lo stesso per l’incendio che si è sviluppato ieri secondo i vigili del fuoco doloso.
Qualcuno ha appiccato il fuoco all’interno dell’istituto 8 marzo di Mirano, erano circa le 14 quando è scattato l’allarme. All’interno della scuola c’erano una cinquantina di persone tra studenti che facevano i corsi di recupero, professori e operatori scolastici. «Sono stati tutti evacuati — racconta un testimone — I primi ad intervenire sono stati alcuni lavoratori della scuola che con degli estintori si sono precipitati a spegnere le fiamme, poi sono arrivati anche i pompieri». Il fuoco si era sprigionato da un armadietto posizionato nelle vicinanze dell’ingresso che — hanno scoperto i vigili del fuoco non appena hanno iniziato il sopralluogo — non conteneva nulla che si potesse incendiare con un’autocombustione. Dentro c’erano solo le attrezzature usate dalle addette alle pulizie: stracci, scope, attrezzi per lavare il pavimento. È apparso subito chiaro che ad appiccare il rogo fosse stato qualcuno. Gli investigatori tendono ad escludere anche le cause accidentali.
A fine ottobre, quando ci fu l’esplosione di un armadio sempre vicino all’ingresso, la colpa era stata di un attrezzo da lavoro surriscaldato appoggiato attaccato a delle bombolette di vernice. Questa volta nulla di simile. i vigili del fuoco hanno effettuato delle analisi per cercare anche tracce di eventuali sostanze usate come acceleranti, anche se sembrerebbe improbabile visto che l’incendio non si è esteso particolarmente. Dell’accaduto è stata informata la procura di Venezia, che disporrà ulteriori accertamenti per dare la caccia al piromane. Tutti sono sospettati, nessuno escluso, visto che quella in cui si trova l’armadietto è una zona accessibile.
Non è stato questo l’unico incendio doloso delle ultime ore. La sera prima, intorno alle 20, qualcuno ha dato alle fiamme un furgone di proprietà di un’azienda di assemblaggi in via Garibaldi a San Donà di Piave. I carabinieri sono certi che si sia trattato di un attentato incendiario, visto che hanno trovato tracce di benzina nelle vicinanze. Dalla ditta hanno dichiarato di non aver ricevuto minacce nell’ultimo periodo.