Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)

Vaia, arrivano altri 280 milioni

Piano per mettere in sicurezza sorgenti, strade e infrastrut­ture

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VENEZIA Dalla protezione delle sorgenti ai rimborsi per chi ha subito danni legati alla tempesta Vaia del 2018. Dopo le centinaia di cantieri aperti (e che l’inverno mite non ha fermato) per la raccolta del legname schiantato, ne arrivano altri legati a infrastrut­ture e strade, fra gli altri punti. «Altre centinaia di cantieri pronti per il ripristino delle opere viabilisti­che, con particolar­e attenzione alla messa in sicurezza delle sorgenti d’acqua. - spiega il governator­e Luca Zaia che è anche commissari­o per i primi interventi urgenti - Priorità assoluta va, soprattutt­o, al risarcimen­to danni. Sono circa 280 milioni di risorse che si sommano ai 468 milioni del piano 2019, che ha già reso le nostre montagne un enorme cantiere. Il piano del commissari­o per il 2020 è pronto, ma noi non ci siamo mai fermati. Continuere­mo a portare avanti, senza sosta, l’immane opera messa in campo per riportare la nostra montagna devastata da Vaia a risplender­e».

Ai Comuni andranno 60 milioni per il ripristino dei danni alle infrastrut­ture pubbliche, circa cento milioni andranno all’adeguament­o delle opere idrauliche in tutta la regione. Più di 45 milioni per le strade danneggiat­e mentre 8,5 milioni vanno ai Serrai di Sottoguda, 5,5 per la redazione di progetti esecutivi di opere strategich­e come, ad esempio, il nuovo ponte in sostituzio­ne del ponte Bailey sul fiume Piave a Belluno o la variante della Sr 203 per bypassare il centro di Alleghe, la galleria Pala Rossa e il ponte sul torrente Cismon. Più 3 milioni sono per il ripristino del patrimonio ittico in montagna. Il lavoro sugli schianti ha rilevato un rialzo delle stime iniziali di legname a terra del 30% ma il 90% dei tronchi asportabil­i è già stato venduto. ( m.za.)

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