Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Molesta una ragazzina nel vagone del regionale capotreno lo fa arrestare
Bloccato in scompartimento. Vittima diciassettenne di Mestre
PADOVA Prima le molestie verbali poi quelle fisiche. Il viaggio in treno per tornare a casa sabato sera si è trasformato in un incubo per una diciassettenne di Mestre che ha subito pesanti attenzioni mentre era seduta in un vagone del treno regionale che da Verona faceva servizio fino al capoluogo lagunare. A finire nei guai è stato Moamedi Meidi, ventitreenne marocchino irregolare senza fissa dimora, che è stato ammanettato dagli uomini della Polfer di Padova.
I fatti si sono svolti tra le 21.30 e le 21.48. La ragazzina, ospite di una comunità, è salita sul convoglio per tornare verso la sua residenza, si è seduta in un posto isolato e lontano da altri passeggeri a metà di una carrozza e si è messa ad ascoltare musica con le cuffiette. All’interno dello stesso convoglio viaggiava anche lo straniero che, notando quella ragazzina appartata e sola, ha iniziato a rivolgerle la parola, tentando un approccio soft con domande generiche per provare a conoscerla. La giovane non gli ha dato corda ma anzi l’ha invitato ad andarsene dato che non voleva essere disturbata. Il ventitreenne a quel punto ha iniziato a insultarla, mimando gesti osceni a chiaro sfondo sessuale con le mani e con il corpo, offendendola e chiedendole a ripetizione del sesso orale. L’alterco tra i due è proseguito fino a quando l’adolescente, impaurita, ha deciso di spostarsi per cambiare vagone. Nell’alzarsi è stata avvicinata dal marocchino che le ha toccato il sedere con la mano, palpeggiandola
La polizia ferroviaria ha arrestato il venticinquenne marocchino dopo la denuncia del capotreno. Il giovane aveva molestato durante il viaggio una ragazzina