Corriere del Veneto (Venezia e Mestre)
Ex popolari, sui ristori anticipi del 40 per cento
Emendamento al Milleproroghe: verso l’acconto per le domande già chiuse
VENEZIA Ex pop0lari, sui ristori si avvicina la possibilità di chiedere un anticipo del 40% su quanto dovuto. Lo prevede un emendamento al decreto Milleproroghe, con il governo favorevole, depositato alla Camera.
VENEZIA Ex popolari, il governo si prepara a varare l’anticipo del 40% sui rimborsi. La novità si è materializzata ieri, nelle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali della Camera, dove si sta discutendo la conversione in legge del decreto Milleproroghe. E dove i relatori di maggioranza di Cinque stelle e Pd, Vittoria Baldino e Fabio Melilli, hanno depositato l’emendamento che interviene su tre punti rilevanti del Fondo indennizzo risparmiatori, che risarcisce con il 30%, fino a un tetto di centomila euro, le azioni azzerate delle ex popolari liquidate.
In sostanza l’emendamento interviene sul nodo degli affrancamenti. E poi soprattutto inserisce la possibilità di chiedere un anticipo sull’indennizzo, con il completamento della domanda, nel limite massimo del 40% di quanto atteso, sia per le azioni che per i bond subordinati. Senza attendere quindi la scadenza della presentazione delle domande, il 18 aprile, per averle tutte e metterle in ordine, dando priorità al pagamento di quelle, entro il tetto con rimborsi di valore fino a 35 mila euro. E soprattutto senza attendere, per la liquidazione degli indennizzi, la conclusione delle verifiche fiscali sulle dichiarazioni di consistenza di reddito fino a 35 mila euro e di patrimonio mobiliare sotto i centomila, che danno diritto ad accedere al rimborso semplificato. L’emendamento, tra l’altro, tagliando i tempi, ha previsto che la commissione tecnica possa utilizzare i dati autocertificati dal cliente della banca, sollevando quest’ultima da ogni responsabilità.
La cautela in questi casi di passaggio legislativo è d’obbligo. Ma l’intervento è al sicuro, in quanto concordato con il governo. «Il decreto Milleproroghe è alla Camera, ma la sua conversione in legge sarà rapida, in quanto blindato», sostiene il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa, dei Cinque Stelle, che ha spinto per la soluzione. L’effetto pratico, se tutto filerà liscio, è che, una volta divenuta legge, sarà possibile per chi ha completato la presentazione della domanda di indennizzo attraverso la piattaforma Consap, chiedere l’anticipo del 40% sul rimborso richiesto. Come? «Ci immaginiamo una soluzione sulla piattaforma, che permetta di farlo - sostiene Villarosa -. Per questa via tagliamo di molto i tempi per ottenere un primo indennizzo, senza attendere la ricognizione dei documenti. Sono molto soddisfatto, perché in questo modo riusciamo ad andare incontro alle richieste avanzate dalle associazioni dei risparmiatori».
Il tema per i soci delle ex popolari di avere almeno un anticipo era una questione che si era posto con forza anche a fine gennaio nella riunione a Padova tra i comitati e i referenti Consap, la società del Tesoro che sta gestendo le domande. I timori erano legati a tempi lunghi per i ristori, visto che per le verifiche fiscali sui documenti presentati ci sono tre anni di tempo. Consap aveva confermato che senza un provvedimento legislativo l’acconto non era possibile. «Villarosa ha avvalorato la nostra proposta di accelerare gli indennizzi per chi ha già presentato la domanda al Fir - sostiene Patrizio Miatello dell’associazione Ezzelino da Onara -. Grazie ad un lavoro iniziato con lui già a dicembre».
Villarosa Accolte le richieste dei comitati Si passerà per il sito Consap